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CAPITOLO 5

CRITERIO 6  SOSTENIBILITÀ
            CULTURALE E

            PAESAGGISTICA
            DELL’INTERVENTO

                             Inconsistency Ratio = 0,03

CRITERIO 7  SOSTENIBILITÀ
            ECONOMICA E
            GESTIONALE
            DELL’INTERVENTO

                             Inconsistency Ratio = 0,00

I risultati ottenuti consentono di individuare delle priorità rispetto allo scenario delineato con le
linee guida proposte. In primo luogo emerge una importanza sostanziale affidata alla
sostenibilità economico-gestionale, ambientale, culturale e paesaggistica dell’intervento rispetto
ai restanti criteri selezionati; si riscontra un peso rilevante riconosciuto alla necessità di
inquadrare l’intervento all’interno delle politiche territoriali. Per quanto riguarda gli strumenti di
pianificazione si ritiene molto importante la coerenza e l’incisività dell’opera rispetto alla
pianificazione paesaggistica, alla pianificazione locale e ai Piani di gestione e valorizzazione
delle aree tutelate; la coerenza rispetto alla pianificazione delle attività estrattive e alla
pianificazione strategica comunale risulta in secondo piano. È riconosciuta la necessità di
costruire e condividere le scelte di intervento con la comunità; un peso maggiore è attribuito ai
percorsi partecipativi rispetto alla possibilità di definire le azioni tramite il confronto progettuale.
Per quanto riguarda la destinazione finale dell’area è ritenuto come principio prioritario la
complementarità dell’intervento rispetto al contesto di riferimento, inteso nel complesso di
strutture e servizi esistenti e in programma. Per quanto riguarda la sostenibilità economica
dell’intervento si ritiene prioritario il contributo del privato, a tal fine si indica quale azione
incisiva la finanza di progetto che risulta essere il sottocriterio di maggior peso rispetto al
problema definito.
I risultati raggiunti con la definizione delle linee guida proposte configurano delle possibili
strategie da sostenere e implementare per indirizzare e incentivare i processi di recupero delle
aree di cava dismesse, tuttavia è bene precisare che i risultati raggiunti definiscono uno
scenario organico scaturito dall’analisi di contesto effettuata e condizionato dalla visione del
gruppo dei valutatori.
La definizione di criteri strutturati deriva dall’esigenza di attivare e indirizzare i processi di
recupero delle aree di cava, di implementare il livello qualitativo degli interventi e la condivisione
delle scelte operate. Si rileva che in numerosi casi il quadro pianificatorio frammentato e la
mancata concertazione istituzionale sono risultati essere la causa del ritardo nell’attuazione dei
percorsi pianificatori e progettuali. La condivisione delle scelte relative alla trasformazione del
territorio è da ricercare a partire dai soggetti coinvolti nei vari livelli della pianificazione, senza
tuttavia trascurare le aspettative della comunità chiamata a svolgere un ruolo di primo piano.

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