Page 156 - Noemi_Meloni_PHDtesi
P. 156

CONCLUSIONI

soluzione, in molti casi i siti presenti nei paesaggi costieri si configurano come occasioni uniche
di intervento che devono essere valutate in riferimento sia al valore culturale e paesaggistico
dell’area sia alle aspettative della collettività; quest’ultimo aspetto si amplifica in presenza di siti
estrattivi dismessi da lungo tempo.

Lo scenario regionale

La costruzione del patrimonio di conoscenze del territorio è al centro delle politiche ai vari livelli
istituzionali, in particolare secondo modelli standardizzati e tramite l’utilizzo di tecnologie
avanzate quali i Sistemi Informativi Territoriali (SIT) anche consultabili via web (WebGis).
La conoscenza e il monitoraggio dell’attività di cava nella Regione Sardegna, presupposto di
base per la costruzione di politiche territoriali, è riconducibile al Catasto regionale dei giacimenti
di cava istituito a seguito di una specifica disposizione contenuta nella L.R. 30/89 e al Sistema
Informativo Territoriale delle Attività Estrattive (SITAE).
In particolare con il Piano Paesaggistico Regionale (PPR, 2006) la Regione Sardegna ha inteso
portare avanti politiche finalizzate all’implementazione e all’aggiornamento delle conoscenze
relative alle specificità del territorio regionale. Una nota di attenzione merita il processo attivato
dallo strumento di pianificazione paesaggistica che prevede una fase ricognitiva delle specifiche
peculiarità del territorio sotto gli aspetti insediativi, ambientali e storico culturali e promuove una
attività di studio e analisi da effettuarsi in sede di adeguamento degli strumenti urbanistici al
PPR denominata riordino delle conoscenze. Tale attività di ricerca rappresenta il presupposto di
base per una pianificazione aderente alle specificità del territorio. Si evidenzia tuttavia che il
lavoro di adeguamento degli strumenti di pianificazione al PPR presenta delle criticità in
relazione alla difficoltà di far convergere tali dati, come previsto dall’articolo 108 delle Norme
tecniche di attuazione del Piano, nel Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR).
In particolare nell’ambito di tali processi è stata attivata la catalogazione dei beni paesaggistici e
dei beni identitari di interesse storico culturale, da effettuarsi a cura dei Comuni in
collaborazione con la Regione e con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) in fase
di adeguamento degli strumenti urbanistici al PPR. Tali attività si inseriscono nel quadro delle
politiche attivate per lo studio e la ricognizione del patrimonio culturale recentemente rafforzate
a livello regionale dalle previsioni contenute nella L.R. 14/2006 che, in particolare, prevede
l’istituzione di uno specifico sistema informativo territoriale regionale dedicato al patrimonio
culturale.
Il PPR è stato certamente capace di attivare un processo di analisi del territorio, le criticità sono
tuttavia da individuarsi nella eterogeneità dei dati in relazione al numero di operatori coinvolti e
nel numero limitato dei risultati prodotti.
La capacità delle politiche promosse tramite lo strumento di pianificazione paesaggistica
regionale di essere incisive rispetto alla valorizzazione del patrimonio minerario è rappresentato
dalla trasposizione e traduzione del patrimonio di conoscenze in regole e scenari progettuali

                                                                                                                                                           152
   151   152   153   154   155   156   157   158   159   160   161