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CAPITOLO 2

non garantiscono l’equilibrio tra interessi privati e benefici alla collettività. Non mancano esempi
dove le operazioni pubblico-private non garantendo tale equilibrio risultano per essere poco
condivise, osteggiate o inefficaci.
Le politiche di valorizzazione promosse dalla Regione Sardegna hanno incontrato delle evidenti
difficoltà nell’attivare meccanismi di compartecipazione pubblico-privata, soprattutto in relazione
alla presenza di aree pesantemente segnate dalla pregressa attività di cava e di miniera che
necessitano di importanti interventi di bonifica e di recupero ambientale; interventi propedeutici
a qualsivoglia intervento. I siti estrattivi in ambito costiero sono sempre meno numerosi, gli
strumenti di pianificazione orientati alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio in generale e
di quello costiero in particolare tendono a rendere molto difficoltosa l’apertura e la prosecuzione
di attività di coltivazione in tale spazio geografico. Le cave costiere attivate in un periodo storico
caratterizzato da un sensibilità diversa nei confronti del paesaggio oggi rappresentano delle
occasioni uniche per la progettazione urbanistica e per la progettazione paesaggistica fornendo
la possibilità di collocare nuove funzioni in aree dove in assenza di una discontinuità
paesaggistica derivata dall’attività di coltivazione sarebbe preclusa. La presenza di una
compromissione dello stato originario dei luoghi dovuta all’attività di cava tuttavia non
necessariamente è correlata a situazioni di degrado da valutare negativamente in senso
assoluto, tali situazioni portano a privilegiare, rispetto ad interventi urbanistici, interventi orientati
alla valorizzazione in senso naturalistico delle aree.

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