Page 61 - tesi DANIELA COMPLETA
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essendo essa di scarsa qualità e quindi poco commerciabile,
lasciando così dei pilastri. Quando i cavatori lavoravano da
soli le cave erano di modeste dimensioni ed essi di tanto in
tanto sospendevano l 'attività estrattiva per portare su, in
spalla o abbracciandoli, i tufi estratti, disponendoli
ordinatamente su spiazzi in cui potessero fermarsi i carri sui
quali dovevano essere caricati. Nelle cave di maggiori
dimensioni e dove esisteva un imprenditore,egli impiegava i
detenuti per questo tipo di attività, dando loro una misera
paga. Per salire e scendere nella cava veniva costruita in un
angolo una scala naturale lasciando per ogni strato un concio
non estratto. Successivamente per tirare su i tufi si utilizzò il
manganeddru, una sorta di montacarichi. I primi utilizzati
erano costituiti da un cilindro di legno le cui estremità
poggiavano su due pilastri di conci a secco per mezzo di un
perno in ferro, sospendendolo su un angolo della cava. Ad
una estremità del cilindro si trovavano due bracci di legno
incrociati ad uno dei quali era legata una corda con un uncino
che serviva per imbracare i tufi. Il cavatore, o chi per lui,
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