Page 58 - tesi DANIELA COMPLETA
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distanti 40 cm l'uno dall' altro, quelli orizzontali 20 cm. I tufi
venivano estratti uno alla volta; esaurite le tre file si
ricominciava da capo, con altre tre file. Spesso, una volta
estratti era il cavatore stesso a portare fuori i tufi, facendoli
rotolare sul pavimento.
2. Cave a cielo aperto
Un' altra tipologia di cava, che richiede meno fatica e meno
abilità rispetto alla precedente, oltre ad essere anche meno
pericolosa, è la cava a cielo aperto. Tutti motivi che portarono
all' abbandono delle cave ad ingrottamento e ad una
diffusione delle cave a cielo aperto, soprattutto dopo l'
avvento della meccanizzazione.
La prima cosa da fare era la squadratura del terreno sul quale
operare e l' asportazione del "cappellaccio", lo strato
superficiale di terra o di roccia, per portare a nudo la pietra
tufacea.
Per la squadratura ci si avvaleva di una bacchetta usata come
"metro", in modo che sui lati della cava fossero contenuti un
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