Page 722 - D-Girolamo_Matranga
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506         PARTE TER Z A.

                                 maneggiabile il ſenſo ſeluaggio; l'impigra a i piaceri ,&
                                 & a i dolori l'impenna, alla Pietà , & alle Gloric. Ella è
                                 l'armario abbondante della Virtù, el Thalamo della Fe.
                    Men. apudStob.licità: Virtutis ,penu. E il punto mezzano della Maeſtà rif.
                                 plendente , & il centro più ſecuro, coperto di Porpora,
                                 della Charità vampāte fido Albergo: Mediü eius Charitate
                   Cane.8 T.Heb. conftratum :ftratum igne. Nonfupraattolli,non infra deijci,in
                    Bern.l.3.de  fe confifteres non euadere inlongius, non extendi in latius. Ter
                   Condid .
                                 ne medium ſi non visperderemodum.Locus medius tutus eft:
                                 Così parlo Bernardo. Non è Temperante il Marinaro,
                                 che libere le vele conſegna alla libertà del vento. Propoſi

                                  ficontrahe vela tui. Non è Temperante il Caualiere, chę
                                 molle laſcia alla balia del Deſtriere la briglia. Non fur
                       :: Temperate del figlio di Dedalo , e di quello del Sole
                                 le cupidigie,e le temerarie impratichezze;i quali,traſcor
                                 feuoli purtroppo, trapaſsato il mezzo , fodisfecero col
                                 naufragio ildannaggio degli accagionati incendij .
                                    Felice quel Principe, che Re di ſe ſteſso, alle interne
                                 paſſioni preſcriue il modo, e ſegna i Solftitij de'ſuoi rag

                   Claud.'.c .. ! giri.Tuncomnia jura tenebis,cum poteris Rex eſse tui.Felice
                                 colui,che col Filoſofo Cenone tra foſco , e chiaro , trau

                                 quillo tenne l'animo,che col Fico ſeluatico della Tempe
                                 ranza, la ferocità dimeſticò delſuo diſio; che per non
                                 tempeſtare ne baccanali, Dioniſio nell'acque inunerſe ;
                                 che alle Maninconie, & a i Godimentizal Timore, & allo
                                 Audacia; a i Diſideri, &alle Fughe; agli Amori , & agli
                                 Odij; alle Speranze,& a i Diſperamenti, & al coloroſo
                                  Sdegno,ſegnò le linee, cl non più oltra,
                                   Gran Filippo diuero . Egli la ſmiſuratezza delle ſue
                                 Glorie , nell'animo ſuo riſtrinſe, e decretolle i Tropici.
                                 Inuariabile moſtrò ſempreil viſo,non torbido,nonbril
                                 lante , non adiroſo. Democrito , & Heraclito trasformò
                                 in vn Corpo, Col.canto fermo le paſſioni del ſuo cuore

                                 eſpreſse;conlenotegraui confuſe le lieui.Nómaitrab
                   Plut. in Apoph. boccò colerico le ſponde ; non mai fouerchio querulo, à
                                 taciturno.Non sabbigliò con lechiome , e co'fiori diSa
                                 mo. Coldiſpreggio del ſonnos:auvezzò a non iſtimarla
                                                                                        Mor
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