Page 726 - D-Girolamo_Matranga
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PARTE TER
s10 Z A.
allalingua . Dalvolto ſi ſcopriua lamente, e dalle fenca
ftre chetencuain petto, la cãdidezzadelcuore: Afpice,par
Icache diceſse, pultus ipfe meos,vtinamiq;oculos inpectorë
&
Poblesinferere.Erano Oracoli le di lui ſentéze;eranodettate
diBacide ,e delle Sibille ; hauea bocca il di lui parlare,
per cui la Verità fauellaua . Ammirò ciaſcheduno ne'pu.
blici ,e priuati raggionamenti la grauità , e la chiarezza
del dire; il pondo, la rettitudine elaGiuſtitia.de: Detti.
De Veritieri amico tanto , quanto egli fù del giuſto.Che
altro egli aſpettar poteuada.Magiſtrati , ſe nonpuri con
figli, a' quali,contro alproprio inchino, di riferire, edi
votare ampio podere dato haueua ? Aſcoltò egli volon
Gorop.l.s.de tieri parlanti , non iDemoſtheni, ma gli Ariltidi , noni
Hies,
Rhetori, ma i Cureti, e le Sibille . Gradìle bricui defini
tioni degli Hori Harpocrati. Quante volte meglio infor
mato da” .Principali Miniſtrimutò ſentenze , e ſcancellò
prouiſte ? Con quanta accuratezza affiftette nelle ragu
ganze di Stato ?Quanti occhi apri ; a ſcoprire le interrate
notitie ? Quanto abbominò le lingue volpine, e le per
fuaſioni della pompoſa Pithona ? In fine egli: Mentem fu
Claud.dc 3 :Conſ ,
Hon , ratis Olympo : fe dal Cielo hebbe illuſtrata la mente,
n'hebbe puredalaſsù candidalalingua.
All'Impreſa della verità ſorti per Corpo il Peſce ;
nomato Lucerna , mentionato da Plinio : Lucerna Piſcis
Plin.l.9.0.27.
lingua ignea peros exerta,tranquillis noétibus relucei. Mara
wiglia è,che dentro l'humido fondo la.Lucerna koßesos in.
eſtinguibile , cotanto viua. E purmarauiglia , che nelle
Corti dư•Principivitahabbia lingua veritiera. Có le chia
rezze della linguadell'ondeggiante Pelago le mobili , &
oſcure ſtrade addita ilPeſce,ela Verità le caliginoſeinco
ſtanze del Pelago . Il Detto fù dettato dal mio familiare
Claudiano.
OCCVLTVM NIHIL ESSE SINIT ,
Odi la veridica, Muſa.
Nord