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         potentiſimo delle Spagne,eſauſtigli Erarij,fatti comuni
         a Vaſsalli . Eccoti diſeccatii Theſori, el diſio di più dare
         picno,& inondante. Eccoti vrº Auguſto che reſtò debbi
         torealla caſsa,per non eſsere auaro alla Pietà ; di mente
         più douitiofa dell'oro,più ſplendida del raggio. Non ita

         pugnò egli mai la manoſempre aperta,e ſempre colma:
         non la slargò ſolo, ma laroueſciò. Mirà vn'alueare ſguc
         ciolato,vn rimboccato-vaſo,yn Economo della prodigali
         tà che col moggio, e colcaneſtro versò,nő ſomminiſtroil
         denaro. Eccotivn nuouo Agamennone , ſempre mai ſa

         grificante alle Gratie;Tais xáze zebuorre Non inaftiò egli co' Philof.in Agam .
         ruſcelli le Chieſe , ma con l vrna di Aquario le allagò;.2 .I
         diede ſoccorſo conambele mani a·biſognoſi,e le Reggie Idemin Vinit.
         Dogane tributarie fece alla neceſſità de meſchini. Rac
         contino hoggi mai di sì largo , inſatiabile Benefat

         tore la impareggiabile Munificenza , ad vn Choro,
         gl'innumerabili fouucnuti.Carlo Secondo Re Ingleſe,co
         tanto alla Realeza diſpetto dellabizzarra Fortuna , ſofte

        nuto in piedi : Chriſtina Reina di Suetia , Pallade di Sca
        dia, Prodiggio della Grátia Diuina , e maſsa di oro nel
        fondo de giacciBoreali ſpeſsata,a grande ftupore ditutta
        Europa, in Fiandra, & in Roma , a larghiſlimi ſpefarli
        alloggiata,e că meritate dimoftrāze trattata alla Grande;e          2.3.1
        tuttiglialtri Principi,ſnudatidal Ciel diſaſtroſo , dal Re
        Filippo,riſtoratore delle fortunali rouine,veſtitinon ſolo,
        ma pompoſamente ornati. Parlino iChioſtri, parlino gli
        Oſpedali,le Accademie de:letterati, i ſagri Altari. Quan                      1
        to di mele, e di latte la penuria loro abbondaſse, con lin
        gua melata riferiſcano. Le ſuperbe fabbriche, ſpecchidel.
        la Magnificenza; le rifatte,leracconciate, ritagli della Li
        beralità ciò che la penna laſcia in filentio , col viuo loro            ر تر .  و

        fauellare appalefino. Meriteuolmente ſi può dire chenel
        la mortedel Gran Filippo Fleuerunt Iuuenes,fleueruntDia Ambr.Or,ia
        uites,fleuerunt Pauperes: ea quodmultò estpretiofius, mul. Exc. Et

        toquevberius, lacrymis fuis redemptricibus eius deli&ta laa
        uerunt.
           La Fonteche ſorge,e fcorre,Etfcitindociles currere vias,
                                          Ttt                  fomi
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