Page 729 - D-Girolamo_Matranga
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PARTE TER Z A. 513
potentiſimo delle Spagne,eſauſtigli Erarij,fatti comuni
a Vaſsalli . Eccoti diſeccatii Theſori, el diſio di più dare
picno,& inondante. Eccoti vrº Auguſto che reſtò debbi
torealla caſsa,per non eſsere auaro alla Pietà ; di mente
più douitiofa dell'oro,più ſplendida del raggio. Non ita
pugnò egli mai la manoſempre aperta,e ſempre colma:
non la slargò ſolo, ma laroueſciò. Mirà vn'alueare ſguc
ciolato,vn rimboccato-vaſo,yn Economo della prodigali
tà che col moggio, e colcaneſtro versò,nő ſomminiſtroil
denaro. Eccotivn nuouo Agamennone , ſempre mai ſa
grificante alle Gratie;Tais xáze zebuorre Non inaftiò egli co' Philof.in Agam .
ruſcelli le Chieſe , ma con l vrna di Aquario le allagò;.2 .I
diede ſoccorſo conambele mani a·biſognoſi,e le Reggie Idemin Vinit.
Dogane tributarie fece alla neceſſità de meſchini. Rac
contino hoggi mai di sì largo , inſatiabile Benefat
tore la impareggiabile Munificenza , ad vn Choro,
gl'innumerabili fouucnuti.Carlo Secondo Re Ingleſe,co
tanto alla Realeza diſpetto dellabizzarra Fortuna , ſofte
nuto in piedi : Chriſtina Reina di Suetia , Pallade di Sca
dia, Prodiggio della Grátia Diuina , e maſsa di oro nel
fondo de giacciBoreali ſpeſsata,a grande ftupore ditutta
Europa, in Fiandra, & in Roma , a larghiſlimi ſpefarli
alloggiata,e că meritate dimoftrāze trattata alla Grande;e 2.3.1
tuttiglialtri Principi,ſnudatidal Ciel diſaſtroſo , dal Re
Filippo,riſtoratore delle fortunali rouine,veſtitinon ſolo,
ma pompoſamente ornati. Parlino iChioſtri, parlino gli
Oſpedali,le Accademie de:letterati, i ſagri Altari. Quan 1
to di mele, e di latte la penuria loro abbondaſse, con lin
gua melata riferiſcano. Le ſuperbe fabbriche, ſpecchidel.
la Magnificenza; le rifatte,leracconciate, ritagli della Li
beralità ciò che la penna laſcia in filentio , col viuo loro ر تر . و
fauellare appalefino. Meriteuolmente ſi può dire chenel
la mortedel Gran Filippo Fleuerunt Iuuenes,fleueruntDia Ambr.Or,ia
uites,fleuerunt Pauperes: ea quodmultò estpretiofius, mul. Exc. Et
toquevberius, lacrymis fuis redemptricibus eius deli&ta laa
uerunt.
La Fonteche ſorge,e fcorre,Etfcitindociles currere vias,
Ttt fomi