Page 730 - D-Girolamo_Matranga
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514 PARTE TER Z A.
fomiglianza viuace della Liberalità, Diuitiæ ſi affluant : ſi
ombreggiò per corpo d'Impreſa. Nacque ſotterra la Na.
pea,ma impatiếte deChioſtri ,apreda ſe ſteſsa i paffi,c gli
aquidotti :Emergit vt affluat . E nelle angullie delle boc
che impatiente , gorgogliando , ſormonta , come ſe più
ampie diſaſse lefauci,accioche più largamente ſgorgaſse .
FAVCIBVS IMMVRMY RAT ANGVSTIS.
Leggi la brillante foſcritta Poeſia.
Ettora munificiſpeetes ſilarga PHILIPPI,
PER
Atqueindefeſsæ dona opulenta manus,
Non (usa fat magnæ pretioſaPeruuia dextre ;
w
P. S. Non fuusauriferofat fuit amne Tagues.
Functopende vices: aurum datlargiusIlle:
Tu lacrymas vena diuitefundetuas.
COST AN Z A
NELLE INFORTVNE.
I oro niaſſiccio ſi coronò la Fortezza , che aſsa
D lendoviiiſe,di frondoſo Alloro la Coltanza, che
trionfò ſofferendo . Di quelta Ghirlanda fece mentione
Plut.
Plutarcho,chiamata da Greci grépavesAtepežias•Imperiurba
Paſchal.1.7.c. 5:
t& Constantia Corona ',
La piùlodeuole parte della Fortezza , egli è il ſoftene
re , parto gemellocon la Patienza . Ne combattimenti
D.T.32.9.123.a2. ſpirituali più addeſtrato , e forte guerriere è colui ,che sa
& a.6.
maneggiar lo ſcudo ,meglio che la ſpada. Immobiliter
fare in periculis,laudabilius,quàmaggredi . Non conobbe
della Fortezza la natura chiche ſia i Trionfi de Celaria
quelli de Martiri antipofe . Platone la chiamò falutezza,
Plato 1.4. de Rep.
e conſeruamento, Ewtupier. Fortem vocamus in medijs dolo.
ribus perſistenten . Non diſsentì il Diſcepolo Stagirita:
Fortis est terribilia defpicere ,& eadem magno animo perfer
Arift. 1.1 . Magn.
Moral.c.2 .
re . L'aſsalitore combattente, & il prode Capitano deefi
dire più propriamente Audace, che forte . Forte egli è
colui , che l'empito nimico coſtantemente foſtenne .E
più