Page 755 - D-Girolamo_Matranga
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PARTE TER ZA ?                                 539

             Porta più inalto lo ſupore, e la marauiglia. Nell' or
         dine ſuperiore del Mauſoleo le veritiere glorie del Gran
          Filippo ammira.Iui no s'acciglierà la méte,acontéplare di
          lui le virtù coronate, intenta. Sù l' Eminentc Zocco tra
         guarda pure l'Eternità inimutabilmente aſſiſa,che de'fio
          ripartidalle Virtù , maeſtofa Corona intrecciatangdelli.
          Anima di quello abbigliò le chiome. Quella è lodeuole
         Corona, e da diſiarſi,cheʼlproprio meritò,affinato neʼtra

          uagli,all'Heroe lauora. Ne campi di Piſa, doppo la car
         riera ſi preſentò la Corona di lode.. Accipe Coronam lauda
                                                                          Pind. Ode 13
          toriam ,quamaduehitFama in campis Piſais. Quella è legi-Olymp.
         tima, che dalle robuſte prodezzeſigl'intreccia. Corona la.
         borum Itupevutapózbur. Quellaè immortale, che fù mif Eurip. in Her. Fur .
         chiata coʻriſplendenti pregi dell'animo. Dabitur ei Corona
                                                                         Lactan de vero
         Virtutis, & immortalitate donabitur.                             Cul. I, 6,
              Le Virtù ſono le Porte ſempiternali , che per dare,
         glorioſo ingreſsoaº Trionfanti, incontanente fi ſpalar.ca.
         no. Virtutes porteÆternales. La Manſuetudine ,la Cle.
         menza , la Religione,il Pianto l' imagine delleEternità.Bern. ferm . 3. in
                                                                          Cant.
         nell'animo de:viuentiancora,e lo ſchizzo dell'altra pen .

         nelleggiano: Manſuetudine, fletu,renouatur in anima fimi.
                                                                          Bernia Feito omn .
         litudo quedam , eumago Aeternitatis ,omnia tempora com- Sand.                  .
                   . Etaltroue: Interaduerſan és profpera mutabilium dem Serm. 21. in
         ple&tentis                      Aeternita con                    Cant.
                                                        cotaliGhirlāde
          bilem , es inconcufsăanimi
         temporum tenemus quamdam Aeternitatis imaginem , inuiola ,
                                                  .
                                      .
         l'Agonothcta celeſte ſtimola i Mortali ad obliarle cadu
          chebellezze, & all'amor ſuo gl'inuita. Per omnium virtut . Chryfol.Serm . 1477
          tum Coronasadamicitiä ſuiprouocat . Quello è dureuolc lu,
          me,non ſoggetto a notte; e fiore immortale,non temen
         te marciume , che ſeminato ne profondi folchi dellº/ lu
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          miltà, inaffiato dalla Patienza , cultiuato dalla Coſtanza,             ::    PT
         creſce felice a pompeggiare     nel Cielo.Sarge,creſce lux mea . R. Abin.inc. 60.
          Neftore perche fù giuſto, fù altresì alla vecchiaia inuitto .Ela.
          Neftor non victusfenio ,rectus-wir'. La diuturna felicità a Philofo-in:Antit.
          grande ftento a forze dibraccia fù rimorchiata dalla virtù      Claud de 4.Conr .

          remigante. Virtusremes• Felicitas remulco agitur. Diſsc.Hon
                                                                          Apud Ifid. l. 19.C.4.
          Valgio
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