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L’isola di Favignana si presenta in prevalenza pianeggiante ma a percorrerla vi è una
dorsale montuosa che raggiunge il suo punto più alto con il monte di Santa Caterina
(314m). Il territorio si presenta piuttosto arido e brullo, con vegetazione prevalente a
macchia mediterranea e gariga (vite, cereali, oleastro, carrubo, lentisco). L’entroterra
favignanese è costituito da un susseguirsi di cave di tufo all’interno delle quali è spesso
possibile ammirare veri e propri giardini ipogei.
Levanzo è di natura prevalentemente montuosa, presenta rocce bianche di tipo calcareo e
numerose grotte naturali. Le zone più alte dell’isola sono dominate dalla vegetazione a
macchia mediterranea, costituita da erica, opunzia, euforbia ed agave. Il promontorio più
alto è Pizzo Monaco, che raggiunge i 270 m s.l.m.
La parte certamente più interessante per chi visita le isole Egadi sono i fondali. Il mare di
queste isole, per particolari condizioni idrodinamiche, è uno tra i più puliti e limpidi del
Mediterraneo. Per via dell’eccezionale limpidezza di questi fondali, la Posidonia oceanica
riesce a crescere qui anche a profondità di 30/40 m. La loro ricchezza in biodiversità è
davvero notevole, grazie proprio all’estesa prateria di Posidonia, la più estesa e meglio
conservata del Mediterraneo, che ospita varie specie di pesci, rappresentando un valore
aggiunto per l’ecologia del luogo. Una delle ricchezze delle isole Egadi è stato il corallo, in
passato ve ne era un vero e proprio giardino di rosso, nero e bianco. A maggiori profondità
si possono osservare anche gorgonie rosse e gialle, colonie di antozoi e spugne incrostanti.

2.3. NOTE SULLA SPECIE ALLOCTONA CAULERPA RACEMOSA

        Una specie alloctona viene definita invasiva quando è ecologicamente e/o
economicamente dannosa per l’ambiente o habitat che la ospita. Il risultato dell’invasione
da parte di questo tipo di specie è una profonda modificazione della struttura delle
comunità bentoniche preesistenti che può alterare gli equilibri naturali rimandando al
problema della salvaguardia della biodiversità. Meinesz nel 2001 ha proposto una
gerarchia degli impatti potenziali sulla biodiversità ed ha individuato quattro livelli
gerarchici in funzione:

    1. del vigore dell’invasore;
    2. della sua capacità competitiva ed associativa;
    3. della sua velocità di espansione;
    4. della perennità della sua presenza.
Tra le specie aliene ampiamente diffuse lungo le coste siciliane, l'alga verde C. racemosa
var. cylindracea , appartiene al quarto livello: il più preoccupante.
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