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DISTRIBUZIONE LUNGO LE COSTE SICILIANE
Contrariamente a quanto avviene per C. taxifolia, C. racemosa viene ormai
segnalata lungo quasi tutte le coste siciliane, in particolare nelle provincie di: Messina,
Catania, Siracusa, Agrigento, Trapani e in piccole stazioni del palermitano (Balestrate).
Questo dato ci permette di dire che la specie C. racemosa si è rivelata più invasiva
dell’affine C. taxifolia; l’alga mostra un’ottima capacità nel colonizzare tutti i tipi di
substrato, sabbia, roccia, rizoidi di P. oceanica. Rispetto ad osservazioni fatte negli anni
precedenti si è constatato inoltre uno spostamento di C. racemosa dalle zone più
superficiali a zone più profonde.
È da notare che la maggior parte delle segnalazioni in Sicilia sono associate a zone
altamente antropizzate come quelle portuali di Licata (Ag), Castellamare del Golfo (Tp),
Ganzirri e Baia Paradiso (Me), ma molto più importanti risultano essere le segnalazioni
all’interno di AMPs, vedi Isole Egadi, Isole Ciclopi (Ct), Vendicari, il Plemmirio (Sr), la
Riserva Orientata dello Zingaro.
2.4. L’AREA DI STUDIO
L’area di studio ha riguardato tre versanti dell’isola di Levanzo che sono compresi nelle
zone B e C dell’ A.M.P. Isole Egadi. Nello specifico, i punti in cui sono stati effettuati i
campionamenti hanno interessato le località del Faraglione (N 37° 59’ 16,9”- E 12° 19’
6,76” zona B ); Cala Calcara (N 38° 00’ 0,33”- E 12° 20’ 7,11” zona C), e Cala Tramontana
(N 38° 00’ 56,9”- E 12° 19’ 53,3” zona B).
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