Page 23 - Descrittori_macrobentonici_tesi-Benfante
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Antozoi), vista l’impossibilità di determinare il numero di individui, è stata valutata
la copertura percentuale ossia la percentuale di superficie occupata dall’organismo
rispetto alla superficie totale censita.
Le specie sessili disperse sul substrato, quali Balanophyllia e Clionidi, sono state
idealmente aggregate e misurate (fig.3.2.2).

                                                                                 n%

                                                                22 2 metri

                                                                          fig.3.2.2

Il vantaggio di operare in tal modo consiste nella rapidità, allo stesso tempo però
il metodo presenta lo svantaggio di richiedere la taratura assoluta tra gli
operatori, cosa che raramente si raggiunge.
Poiché il censimento visivo prevede il riconoscimento tassonomico in campo, le
sole specie così identificabili sono quelle cospicue, ossia specie spesso dominanti
per abbondanza, ricoprimento e biomassa, con comportamento non criptico,
appartenenti al mega e macrobentos (dimensioni minime superiori ai due
centimetri) e aventi caratteristiche morfologiche peculiari (GLADSTONE, 2002).
Le specie di difficile identificazione, non distinguibili in immersione per mezzo
di caratteri morfologici distintivi sono state censite come OTUs (es. le spugne sono
distinte in massive ed incrostanti e vengono classificate in base al colore).
I descrittori scelti per quest’indagine appartengono a due categorie differenti:
quella delle specie di particolare interesse naturalistico (tab.3.2.1-a-b) e quella
delle specie target (tab.3.2.2)
Nella prima categoria sono compresi tutti quegli organismi che, per le loro
caratteristiche, fanno parte del patrimonio naturale di una data area e forniscono
una stima del suo valore naturalistico.

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