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       Fig. 13- Gabbiano reale (Larus cachinnans).  Nella mappa per l'Italia (questa indagine) i
       punti singoli indicano colonie isolate, più punti contigui indicano gruppi di colonie. I punti
      di  dimensioni  minori  indicano un  numero di  nidi  inferiore a  100 nella  zona,  i punti  di
      dimensioni  intermedie un numem  di nidi da 100 a  1.000, quelli di dimensioni maggiori
      oltre 1.000. La mappa del Paleanico mostra la distribuzione di L  cachi1111a11s a Sud della
       linea tratteggiata e di L.  arge111arus a  Nord della linea (da Cramp e Simmons  1983. modi-
       ficato).

       ti degli  estranei e dalla carenza di carnivori a ll'interno delle  zone lagunari.
          L'esame complessivo dei dati disponibili dimostra come il Gabbiano reale
      abbia tratto largo profitto dalle trasformazioni indotte dall'uomo sul  terri-
       torio, sia in termini indiretti (aumento delle risorse trofiche) che direttamente
      (creazione di nuove zone affrancate da lle  maree). La tutela  legale della spe-
      cie in Italia istituita a  partire dal1977 con la legge n. 968 ha  probabi lmente
      contribuito ad accelerare ulteriormente l'incremento demografico e l'espan-
      sione di  areale  registrata negli ultimi anni.
          Più in dettaglio viene qui di seguito analizzata la situazione nelle diver-
      se aree geografiche considerate.
          Lungo le coste adriatiche settentrionali  il  Gabbiano reale  nidifica con
      colonie più o meno numerose e con coppie sparse nell'intero tratto compre-
      so tra le foci dei fiume Isonzo ed il  ravennate. Le concentrazioni maggiori
      si riferiscono alla  porzione orientale  della  laguna  di  Grado-Marano (deno-
       minata per semplicità " laguna di Grado"), a lla Valle Vecchia (bonificata) di
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