Page 6 - Gianguzzi_at_alii_2006
P. 6

La flora vasco/are dell1sola di Marettimo (Arcipelago delle Egadi, Sicilia occidentale): ...  363

Rassegna delle indagini condotte                            not & Landi (I 930) e da Nardi (I 984), egli fu a Ma-

snlla flora vascolare di Marettimo                          rettimo nell'aprile del 1888 (forse assieme a P. Da-

    Sulla base di ricerche condotte presso diversi erba-    manti), nell'aprile del 1890, nel giugno-luglio del
ri italiani e di una revisione critica degli exsiccata ci-  1898 e ancora nel 1902. Nello stesso periodo (mag-
tati in diversi lavori monografici, si è cercato di rico-   gio 1898) visitò l'isola anche l'inglese C. Bicknell
struire la cronologia delle erborizzazioni effettuate a     (I 842-1918), aristocratico con la passione della bota-
Marettimo tra il XIX ed il XX secolo. Infatti, come         nica. Nulla si sa invece su una probabile spedizione
emerge dai numerosi campioni conservati presso di-          effettuata nell'isola da parte di N .A. Pedicino (1839-
versi erbari italiani ed europei, l'isola è stata oggetto   1883) per conto dell'Erbario di Roma.
di grande attenzione da parte dei botanici, sin
dall'800. Particolarmente ricchi a tal proposito risul-        A cavallo tra la fine del XIX secolo .e i primi de-
tano la collezione Gussone-Sicilia dell'Erbario diNa-       cenni del XX secolo, si registrò una fase di stallo nel-
poli (NAP-GUSS: La Valva, 1993) e l'Herbarium               l'esplorazione botanica del territorio italiano in gene-
Centrale ltalicum di Firenze (FI).
                                                            re; Marettimo non si sottrasse a questa tendenza. In
    G. Gussone (1787-1866) si recò a Marettimo nel          questo lasso di tempo, pur non essendovisi mai reca-
maggio del1829 (Pasquale, 1876; Trotter, 1948) e fu         to, M. Lojacono-Pojero (1853-1919) descrisse o se-
il primo ad effettuare un'indagine preliminare sulla        gnalò diverse piante per l'isola sulla base di exsiccata
flora vascolare dell'isola. I dati su Marettimo conte-      conservati negli erbari di Tineo e di Todaro (Lojaco-
nuti nei lavori che pubblicò dopo la sua visita (Gus-       no-Pojero, 1888-1909, 1906). Quasi cinquant'anni
sone, 1832-34, 1842-45) mostrano alcune discor-             dopo le ultime raccolte sull'isola, E. Francini Corti
danze. Infatti, diverse sono le entità che egli segnala     (I 904-1984) e A. Messeri (1904-1972) erborizzaro-
per l'isola su una sola delle due opere e che non vi so-    no a Marettimo per conto dell'Università di Firenze,
no state più rinvenute dai botanici che vi si sono re-      almeno in quattro diverse occasioni (aprile-maggio
cati successivamente. Molte di esse sono presenti o         1935; aprile 1936; maggio-giugno 1947; settembre
addirittura frequenti a Favignana e/o a Levanzo: è          1947) e fors'anche nel1937 (Messeri, 1942). Le rac-
possibile pertanto che diverse segnalazioni dubbie          colte e le osservazioni effettuate permisero loro di
siano dovute ad errori nella trascrizione dei dati di       pubblicare un'ampia monografia sulla flora vascolare
campagna.                                                   dell'isola (Francini & Messeri, 1956). Sembra che
                                                            per il lavoro di campo le due studiose si siano avval-
    Durante l'Ottocento l'isola fu oggetto di numero-       se della collaborazione di tale S. Incaviglia; come te-
se altre spedizioni botaniche, in parte condotte da         stimoniano alcuni exsiccata conservati presso l'Erba-
raccoglitori inviati da V. Tineo (1791-1856) e da A.        rio di Firenze (FI), infatti, quest'ultimo vi avrebbe er-
Todaro (1818-1892), direttori dell'Orto Botanico di         borizzato nell'aprile del1935- quando cioè esse era-
Palermo, come documentano le etichette di diversi           no sull'isola- e nel giugno del1939.
campioni custoditi presso gli erbari di Palermo
(PAL), Firenze e Napoli. In particolare il Tineo si oc-         Più recentemente sono stati pubblicati altri due
cupò con vivo interesse della flora dell'isola, come at-    elenchi di specie inedite per l'isola da parte di Catan-
testano i prorologhi di due endemiche esclusive, Sta-       zaro (1984) e Ottonello & Catanzaro (1988), men-
tice tenuicula Tin. e Scilla ughii, e di Papaver tinaei,    tre ulteriori novità si evincono dai numerosi contri-
descritto da Lanza (1905) su materiale proveniente          buti di altri autori, con riferimenti- più o meno par-
da raccolte effettuate a Marettimo nel1852 e studia-        ziali - su entità rappresentate nel territorio. In parti-
to dallo stesso Tineo.                                      colare, trattasi di lavori ora a carattere floristica (es.:
                                                            Giilz & Reinhard, 1976, 1982; Brullo, 1980; Nardi,
    Più tardi Marettimo fu visitata in diverse occasio-     1984; Brullo & Pavone, 1984, 1985; Raffaelli & Ric-
ni da H. Ross (1862-1942), che vi erborizzò per con-        ceri, 1988; Raimondo et al., 1991, 1994; Kiinkele &
to dell'Erbario di Ginevra e per soddisfare le richieste    Lorenz, 1995; Lorenz & Lorenz, 1995; Brullo & Mi-
di exsiccata delle numerose istituzioni scientifiche di     nissale, 2001; Griinanger, 2001; Brullo et al.,
cui fu a lungo distributore per la Sicilia (Ross, 1899-     2003a), fitosociologico (Brullo & Marcenò, 1983,
1901). Come si desume dalle date di raccolta di alcu-       1985a, 1985b; Barralo & Brullo, 1993; Brullo et al.,
ni campioni provenienti dall'isola e citati da Bégui-       2004; ecc.) e bio-ecologico (Raimondo et al., 1992).
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11