Page 29 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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Sic111a sono immob111zzati all'incirca 15 m111ardi, cui occorre aggiungere
11 circola!:J-te necessario all'esercizio.
Tale è l'entità della pesca siciliana.
L'entità della pesca trapanese (intendo: della provincia di Trapa-
ni) si deduce facilmente dal rapporto fra il totale dei mezzi motorizza-
ti sicillani (1240) e il totale di quelll iscritti nel compartimento di Tra-
pani (378): la provincia ha dunque una pesca che rappresenta, p":lr ca-
pitali impiegati, ben oltre un quarto di quella sicillana ed ha una flot-
tiglia a motore, quella armata nel porto di Mazara (159 unità) che è
la più grossa flottiglia .da pesca italiana. Questa entità assoluta è già
imponente; ma ancor più imponente è l'entità relativa, messa in rap-
porto, cioè, con gli appena 420.000 abitanti della provincia; è per ciò
che, con le 33.000 unità lavorative interessate alla pesca ed alla conser-
vazione, con un carico fam111are di 5 persone ciascuna, la pesca interessa,
come abbiamo già ricordato, il 39,4 per cento della popolazione.
Una tale attività si è sviluppata attraverso i secoli, risalendo a qual-
che migliaio d'anni avanti Cristo.
Nell'isoletta di Levanzo, la più piccola fra le Egadi maggiori, e la più
vicina alla costa Siclliana, è stata scoperta di recente una grotta sul
fianco della montagna che guarda verso ponente. In questa grotta, che è
quella del Genovese, è stata trovata una serie di pitturé in nero sulla
nuda roccia, che risalgono secondo gli archeologi a quello stadio dell'in-
civilimento umano che si chiama «neolitico», posteriore, cioè, all'epoca
della pietra scheggiata, ma anteriore all'uso dei metalli. Siamo, proprio
per essere troppo prudenti, ad un migliaio d'anni avanti Cristo, se non
di più.
Orbene, fra quelle pitture vi sono due immagini che riproducono due
tonni, inequivocabllmente: due tonni grossi e pancluti, dalla pinna dor-
sale ben disegnata. E non è a dire che l'artista preistorico abbia disegna-
to dei tonni di fantasia, solo per averli visti nuotare al largo dell'isola:
quella piccola tribù preistorica mangiava i tonni: prova ne sia che fra
gli avanzi dei pasti accumulati presso i focolari sono state ritrovate in-
tere vertebre di tonno.
Si era supposto sin qui che la prima rappresentazione artistica del
tonno in Sicilia risalisse al IV secolo a. C. (vaso di Cefalù): la recente
scoperta, illustrata dalla Bovio Marconi, ci trascina molti secoli indietro.