Page 62 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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                 Per  valutare  correttamente  i  dati  della  precedente  tabella  occorre
             tener  presente  quanto  segue:  oltre  Trapani,  Marsala,  Mazara  e  Castel-
             lammare,  nessuno  dei  centri  pescherecci  ha  porto  capace  di  dare  rifu-
             gio  (a  Marettimo  ogni  anno  si  registra  qualche  grave  sinistro)  nè  at-
             trezzatura  per  rifornimenti  (nafta,  ghiaccio  ecc.)  nè  per  riparazioni  a
             scafi e motori.  Ne  consegue che molti motopesca di  proprietà di un cen-
             tro  peschereccio  risultano  armati in  un  altro:  ad  esempio  a  Marettimo
             risultano iscritti soli 3 motopesca,  perchè più  di tanti non possono  venir
             tirati  in  secco  in  inverno  sulla  breve  spiaggia  dell'isola:  ma  in  realtà
             gli  abitanti  dell'Isola  son  proprietari  di  42  motopescherecci.  A Levanzo
             ne  è  iscritto  uno  solo,  ma  tutta  la  popolazione  maschile  vive  sui  mo-
             topescherecci;  quasi  altrettanto  può  dirsi  per  Favignana,  dove  non  vi
             è  altra attività  di  rilievo  ove  si  eccettui  il lavoro  della  tonnara  e  l'ar-
             te  del  tagliapietra.
                 I  motopesca  delle  Egadi,  così,  ingrossano  le  fiottiglie  di  Marsala
             e  specialmente  di  Mazara  e  Trapani;  quelli  di  San  Vito  fanno  capo
             a  Castellammare  e  cosi  via.  Pantelleria,  ove  non  risulta  iscritto  alcun
             motopesca,  ho.  invece  un'industria  conserviera.
                 Quanto ai  pescatori  impiegati,  il loro numero  varia  continuamente,
             perchè  la  pesca  col  cianclolo  si  pratica  solo  da  aprile  a  settembre.  I
             numeri  dell'ultima  colonna  sono  quindi  approssimativi;  è  stato  cal-
             colato  all'ingrosso  che  in  media  l'equipaggio  di  un  motopesca  è  co-
             stituito da  12  uomini,  di  una motobarca  da 5 e  di  una  barca da 3.
                 Non  occorrono  calcoli  complicati  per  capire  che  il problema  ba-
             silare  è  quello  dei  porti  e  delle  possibilità  di  rifornimenti:  le  distanze
             fra  la  Sicilia  e  i  banchi  di  pesca  sono  già  grandi  ed  incidono  forte-
             mente  sui  costi  di _produzione  del  pesce;  sono  aggravate  dai  viaggi  a
             vuoto  che i  motopesca  sono  costretti  a  compiere  per  rifornirsi  nei por-
             ti  maggiori  o  semplicemente  per  cercare  rifugio.
                 n  Governo  Regionale  ha  fatto  quanto  era  in  suo  potere,  sia  con
             aiuti  materiali  ai  pescatori  ed  agli  armatori,  sia  fornendo  i  natanti,
             per  esempio,  di  radiotelefoni  col  quali  possono  dare  e  ricevere  notizie
             attraverso  le  stazioni  radiomarittime  della  S.I.R.M.  (ogni  anno  molte
             vite  vengono  salvate  con  tale  mezzo).  Ma  è  fuori  della  competenza  del
             Governo  Regionale  quanto  potrebbe  migliorare  sostanzialmente  la  pe-
             sca.  Da  un  onesto  esame  della  situazione  reale  emerge  questo  fatto:
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