Page 95 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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se <come abbiamo mostrato sopra) ma non è nemmeno giusto, anzi è
dannoso al Paese, ingenerare nella mente dei pescatori la persuasione
che essi abbiano diritto ad essere mantenuti dalla società. In altri ter-
mini, è necessario ed umano aiutare 1 pescatori, ma aiutarli in modo che
essi imparino a guadagnare di più, ad essere più produttivi; o, se del ca-
so, aiutarli a dedicarsi ad altre attività ... come facevano quando non esi-
steva la motopesca.
In proposito vorremmo suggerire che gli aiuti concessi agli armatori
di motopescherecci venissero indirizzati in modo da stimolare alla de-
molizione dei natanti più vecchi e di minore tonnellaggio ed alla costru-
zione di natanti nuovi di forte tonnellaggio e forniti di mezzi di pesca
multipli e modernissimi, in vista dello sfruttamento intensivo delle gran-
di profondità (fin verso i 200 metri per ora). I piccoli motopesca hanno
fatto il loro tempo: è l'ora dei grossi motopesca, è l'ora di associare mol-
te forze, giacchè quelle individuali o quelle di pochi caratisti non basta-
no più. Deve entrare, anche tra la marineria siciliana, lo spirito asso-
ciativo che manca od è mancato fino ad ora.
La pesca, abbiamo scritto, subisce i prezzi offerti dall'industria; que-
sta, a sua volta, subisce i prezzi del pesce importato dall'estero. Questo
è il dato di fatto. Non possiamo correggerlo in senso autarchico per ov-
vie ragioni ed anche, in ultima analisi, perchè un'autarchia italiana in
fatto di pesca sarebbe sempre a danno dei nostri pescatori lontani dai
grandi mercati di consumn. Correggiamo, allora, la situazione di fatto
diminuendo i costi di produzione mediante una maggiore resa della pe-
sca, facendo in modo, cioè, che un chilo di sgombri non costi più, al pe-
scatore, cento lire, ma sole cinquanta lire. E' possibile raggiungere un ta-
le risultato?
Si, senz'altro. Il Centro Sperimentale per l'industria della Pesca, in
Palermo, su proposta dell'Assessorato pesca della Regione, ha dato inca-
rico al Comandante Pietro Abate, di Trapani, di effettuare una
campagna di pesca sperimentale; non scriviamo che i risultati sono ta-
li da lasciar bene sperare: scriviamo che i risultati hanno dimostrato la
possibllità di pescare in luoghi dove nessun pescatore siciliano si è mai
avventurato, a profondità che nessuno credeva popolate da pesci, con
mezzi la cui manovra non è più difficile della manovra del mezzi attual-
mente usati. Sole condizioni: attrezzi moderni, motopescherecci di gran-