Page 90 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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              lati  degll  accordi  commerciali,  non  solo  con  la  Spagna  (in  tal  caso  si
              tratterebbe  solo  eli  rinnovo,  per  quanto  con  quantitativi  enormemente
              maggiorati)  ma  anche  con  vari  paesi nordici,  dai  quali  mai si era  im-
              portato  pesce  fresco  e  sott'olio  e,  perfino,  che  ve  ne  sarebbe  in  corso
              uno  anche  con il Perù::..
                  cTuttl gll accoreli prevedono l'esportazione di macchine, utensili, tes-
              sili,  automobili,  radio,  insomma  di  manufatti  provenienti  dalla  indu-
              strie del  Nord,  contro l'importazione di  materie  prime  per le stesse  in-
               dustrie del Nord, da riesportare lavorate, e di prodotti ittici conservatb.
                  (Gli  accordi  di  cui  giungeva  qualche  voce  allora,  furono  poi  effet-
              tivamente  stipulati  dal  nostro  Ministero  del  Commercio  Estero  e  pro-
               vocarono  una sensibile  reazione  nel  gennaio-febbraio-marzo  1953).
                                                                                  •
                  Ho  sempre  pensato,  da  quando  ho  letto  il celebre  frammento  del
              Gramsci  sulla  Questione  Meridionale,  che  il  peggiore  -  seppur  forse
               involontario  -  nemico  del  contadino  e  del  pescatore  siciliano  è  l'ope-
              raio  dell'industria  settentrionale.  Le  parole  dell'On.  Vaccara me lo  con-
               fermano.  E sarei tentato eli  ripetere a  questo proposito quanto già scris-
               si altra volta:  che il Governo può forse  temere uno sciopero od una  ri-
               volta  di  operai  industriali  organizzati  in  masse  compatte,  mentre  una
               marcia su Ostia  di  trecento  motopescherecci  siciliani  sarebbe  arrestata
               da una motovedetta della Guardia di Finanza ancor prima dell'avvista-
               mento della costa  laziale.
                  L'On.  Vaccara proseguiva poi  ricordando le  trattative  per l'acquisto
               della  banda  stagnata  al  prezzo  internazionale  pari  a  circa la metà  del
               prezzo  nazionale;  alla richiesta  di  applicazione  delle  tariffe  doganali
               concordate ad Annecy;  al  trattato  in corso  col  Portogallo,  quanto  mai
               pericoloso per la nostra industria conserviera.
                  Toccava  quindi  il problema  della  refrigerazione,  dei  consumi  inter-
               ni,  dei  trasporti  a  piccole  e  grandi  distanze,  dei  porti pescherecci,  delle
               scuole,  delle radiocomunicazioni.
                  Un anno dopo  lo  stesso  Assessore,  il 19  dicembre  1950,  prendeva  di
               nuovo la parola in Assemblea.  «Tempo  ed  acqua  ne sono  passati  tanto
               quanto è bastato per aggravare la situazione, che già non esitai altre vol-
               te a  definire tragica:..  «Nel  campo nazionale il problema della pesca non
               è  sentito come  da noi,  dove  essa  rappresenta  l'unica  fonte  di  vita  per
               una vastissima  classe di lavoratori tra i  più  buoni,  sobri  ed  onesti>.
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