Page 91 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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Ripeteva poi con altre parole la medesima esposizione fatta l'anno
precedente, aggiungendo solo un cenno sugli scandagli ultrasonori e sul-
la deficiente capacità del nostri capi-pesca di interpretare le rllevazlonl.
Aggiungeva di aver intrapreso trattative per accrescere il consumo del
pes~e nei ranci militari e, a proposito delle importazioni, concludeva:
«E' evidente e giusto che si debba andare verso una politica di libera
economia .... Ciò, però, oltre ad essere realizzato per tutti indistintamen-
te i prodotti senza protezione a favore di una determinata regione che
esporta a danno di un'altra che per natura propria vive di economia dif-
ferente, deve essere fatto su un piano di onestà anche internazionale.
Oggi, invece, assistiamo al fatto che, nel campo della pesca, molte nazio-
ni impongono nei loro trattati commerciali non solo l'importazione da
parte dell'Italia di massima quantità di prodotti ittici allo stato fresco
e conservato, ma applicano cambi speciali per tale esportazione, compen-
sando i propri produttori con premi ed altri espedienti del genere. Si
tratta di un vero e proprio dumping commerciale che, se non evitato 1n
tempo utile, causerà prima la morte della nostra industria conserviera
e poi quella della pesca. Per evitare tale imminente pericolo, che avreb-
be serie ripercussioni, la soluzione potrebbe essere rappresentata dalla
creazJone di una camera di compensazione con i proventi della dogana
sulle importazioni ittiche a favore della industria nazionale. Questa non
è un'idea nuova perchè all'estero si è adottata:t.
Nulla di nuovo, adunque, nel corso di un anno, se non i provvedimen-
ti per necessità modesti ed alcuni (scuole) ad effetto ritardato, della Re-
gione Siciliana.
Passano quasi due anni e, il 30 ottobre 1952, prende la parola innan-
zi all'Assemblea l'On. Giuseppe Di Blasi, uomo che non proviene dall'in-
dustria peschereccia, ma proviene dalla attività bancaria e può vedere
le cose, quindi, sotto un profilo più rigorosamente economico.
L'On. Di Blasi inizia con un commento alla Legge Regionale n. 50,
con la quale vengono stanziati 250 milioni all'anno in favore della pesca
siciliana, mentre una analoga legge italiana stanzia soli 150 milioni per
tutta l'Italia continentale. Passa quindi ad una valutazione economica
della pesca siciliana, fornendo alcuni dati statistici, e parlando della cri-
si della pesca dice testualmente: •
cE poichè siamo 1n argomento, diciamo subito che uno dei più dele-