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4.3 – Conclusioni generali
La Sicilia per la sua posizione al centro del Mediterraneo è considerata un hot spot faunistico,
infatti su quest’isola sono presenti un gran numero di specie di notevole interesse della
maggior parte dei gruppi animali, Artropodi compresi. Quindi, come abbiamo potuto
constatare, gli Oniscidei, qui studiati, non fanno eccezione, tant’è che essi sono presenti
sull’isola con ben 92 specie.
L’isola può essere considerata un’appendice sia del Nord Africa che della penisola italiana.
E’ noto che i Monti Peloritani ed i Monti Nebrodi rappresentano un prolungamento degli
Appennini, così come è ormai ampiamente accettata l’esistenza, durante il Pleistocene, di
un ponte tra Sicilia e Tunisia. Il braccio di mare poco profondo (circa 400 metri) che separa
la Sicilia dalla Tunisia parlerebbe a favore di una connessione territoriale di queste due
regioni.
La presenza di alcune specie in Sicilia testimonia le connessioni territoriali con l’Italia
peninsulare. Androniscus dentiger, specie originaria dell’Italia settentrionale, ha colonizzato
tutta la penisola giungendo anche in Sicilia probabilmente durante uno dei collegamenti
calabro-siculi; con lo stesso meccanismo probabilmente sono passati in Sicilia anche
Philoscia affinis, Trachelipus arcuatus e Armadillidium nasatum.
I cambiamenti batimetrici occorsi durante il Quaternario ridussero notevolmente il livello
dei mari e permisero, con il quasi disseccamento dell’Adriatico, collegamenti territoriali
attraverso i quali avvenne il passaggio di faune tra le regioni balcaniche, l’Italia e la Sicilia.
Esempi dell’affinità faunistica siculo-balcanica sono la presenza su queste terre di
Leptotrichus naupliensis, specie a distribuzione mediterranea-orientale e diffusa in Sicilia
soprattutto nel versante orientale. Anche il genere Beroniscus, presente in Sicilia con B.
marcelli, affine ad un Beroniscus bulgaro parla a favore di questa ipotesi. Haplophthalmus
abbreviatus, sebbene presenti, come del resto i generi summenzionati, una distribuzione
molto disgiunta, essendo noto per Italia centrale, Slovenia e Croazia occidentale, costituisce
anch’esso un esempio delle suddette connessioni.
Strette affinità sono emerse dal confronto delle specie di Sicilia e Arcipelago Maltese; a
parte l’elevato numero di specie in comune fra le due terre, molti sono gli esempi che
dimostrano, come peraltro è stato abbondantemente sostenuto prima, la presenza di un
territorio Ibleo-Maltese.
Per quanto riguarda il popolamento complessivo di tutte le altre isole studiate, è emersa una
sostanziale omogeneità specifica anche se, su alcune, sono comparsi neoendemismi che
rendono le faune particolarmente interessanti e danno indicazioni circa la colonizzazione e
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