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GIANFRANCA RANISIO
I PESCATORI DI MARETTIMO:
TECNICHE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PESCA
Questa comunicazione è tratta da una ricerca tuttora in corso sulla dinamica
socio-culturale di una località insulare: Marettimo, con particolare riguardo alla
sfera religiosa. Perciò alcuni dati necessitano di ulteriori approfonqimenti. In
queste annotazioni sulla pesca, che è l'attività preminente degli abitanti de!Pisola,
si è ritenuto opportuno confrontare quanto si è rilevato sul campo con alcuni studi
di carattere etnografico riguardanti la pesca in Sicilia, tra i quali gli scritti del
Pitrè e del La Sorsa e). Si è seguita, perciò, la stessa suddivisione dei settori scelta
dal Pitrè: barche, attrezzi da pesca, pesche d:verse ( = tipi di pesca). Tale con-
fronto, ovviamente, non va inteso in modo meccanico. Il criterio che si è seguito,
infatti, non poteva essere la ricerca di ciò che è vivo e ciò che è morto oggi ma
l'ind:viduazione del rapporto che vi è tra cultura dominante e cultura subalterna.
La cultura materiale può essere un valido indicatore di questo processo di incon-
tro-scontro. Ci troviamo, infatti, oggi di fronte ad una serie di fenomeni che van-
no dalla coesistenza delle nuove acquis:zioni tecniche con quelle tradizionali, al
rifiuto della propria cultura, a partire dai suoi aspetti più tangibili, alla persistenza
di usi tradizionali. D'altra parte la rilevaz:one delle tecniche non può prescindere
da considerazioni di natura più vasta. Ne consegue, perciò, la necessità non solo
di descrivere l'oggetto e la sua funzione ma Pambiente in cui viene usato e le con-
dizioni socio-economiche di chi ne fruisce.
Marettimo, la più lontana delle isole Egadi, la più montuosa ed elevata, ha
un per:metro di circa 18 km. ed una superficie di circa 13 kmq. Dista 37 km.
da Trapani. È impossibile dare l'esatto numero degli abitanti dell'isola a causa
della forte oscillazione tra estate e inverno. Infatti, per una serie di ragioni fa-
cilmente intuib:li tra le quali la difficoltà dei collegamenti, la mancanza di un
porto attrezzato, di una adeguata assistenza medica, di scuole superiori, la ne-
cessità di vendere il pescato a Trapani, l'attrazione che esercita la città sui gio-
vani, gli abitanti (circa 816 residenti) tendono a ridursi nei tre trimestri clima 4
ticamente meno favorevoli a 400-500.
Marettimo sarebbe dovuta rientrare in una di quelle zone definite dalla
SVIMEZ « aree di sviluppo ulteriore », sviluppo che doveva essere caratterizzato
dalle attività peschereccie e dalle industrie che dovevano sorgere collegate con
la pesca. Quest'area, che andava da Trapani a Marsala e a Mazara del Vallo, isole
ed entroterra comprese, presenta una posizione idonea ad agevoli traffici marittimi
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