Page 8 - pescatori_Marettimo
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(purtuna) che sono legati alle reti con cavi di acciaio posti al verricello (cala-
menti). Poi iniziano a tirare la rete ( paranza) sollevandola con gli attrezzi mecca-
nici. Vuotata la rete e conservati i pesci nella zona frigorifera si riprende la na-
vigazione e vengono di nuovo calate le reti.
La pesca azzurra ha un'organizzazione più complessa e richiede più di 13
uomini d'equipaggio. Capitano e capopesca si alternano nella direzione della na-
vigazione così come avviene nella pesca a strascico. Giunti sul posto i marinai
lampisti, che si trovano nelle due barche che vengono calate a mare, provvedono
ad attirare a galla i pesci con le luci delle lampade. Altri due nella barca stazza
(che viene calata a mare poco prima delle reti) sono pronti a far stendere la rete
in modo circolare. Intanto sul motopeschereccio un marinaio è addetto a contare
gli anelli di ferro delle cianciala ed un altro deve controllare che la rete esca libera
di poppa. Una volta arrivato alla metà degli anelli ( 30 ), avvisa gridando quello che si
trova al timone, così come quando arriva alla fine della rete, come appare chiaro
dal terminare degli anelli. Allora due marinai a prua prendono i cavi d'acciaio
( stazza) e li portano al verricello. Dopo 5 minuti che la rete è a mare i due mari-
nai che si trovano al verricello iniziano a salpare la rete sinché salgono a galla i
piombi. Poi pongono l'inizio della rete nel salpare te e sollevatala tutta la stendo-
no a poppa. Quando viene chiamato il pozza le (dove si fermano i pesci) i mari-
nai prendono il coppu e iniziano a cuppiari (a sollevare il pesce). Dapprima il
pesce viene conservato dentro le bai di plastica nel ghiaccio, poi nelle ghiacciaie
apposite.
Alla ripartizione dei compiti sul motopeschereccio corrisponde la divisione
degli utili. Il sistema adottato nella divisione del ricavato è « alla parte », cosa
che rende tutti corresponsabili e motivati nel lavoro ed è fattore di coesione fra
l'equipaggio. Frequentemente, inoltre, l'equipaggio è formato da parenti compro-
prietari.
La divisione degli utili « alla parte » consiste in questo: dal ricavato si de-
falcano le spese per la barca (ghiacc:o, nafta, cassette, vitto, ecc.), il rimanente
viene diviso a metà tra l'armatore e Pequipaggio. Oggi, in genere, all'equipaggio
~pe~t~ u~a part~ magg~ore del 50%. La quota dell'equipaggio, su piccole barche,
e dtvtsa m partt uguah mentre su barche più grandi al capitano spettano 2 parti
e mezzo (anche 3 ), al motorista 2 e mezzo, al capopesca 2 e mezzo, ai marinai
parte e mezzo, ai mozzi l parte.
Questa soluzione adottata è accostabile a forme precapitalistiche d't p · t'
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m quanto st potrebbe applicare ad essa quello che Marx defint'sce ·1 · 'fi
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or1gmano t proprietà, cioè « rapporto dell'uomo con le proprt'e d' · ·
1· d' d · · c n tztont na-
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tura 1 t pro uztone, m quanto a lui appartenenti sue proprie p
. . , , resupposte con
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l a sua propna esistenza >> ( ).
Naturalmente, in q t 0 · d
ues caso, st tratta i rapporti mediati all'interno del
contesto capitalistico.
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