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nalizzazion  dagli e  iri economicamente in  ignifìcanti,   nonché di dorar  di inen  i  tenti radici  nuove pratiche
 la mattanza, oltre a far  i valor  aggiunto p  r un'J ola dal   e credenze legandole a un ' pa  aro  rorico opportuna-
 mare b  Ilo come quello di moire altre i ole e di  moire   mente  elezionaro" (As  mann 1997: 16-17; Hob bawm
 alrr  localira balneari  iciliane, olcre cioè ad e  ere di   Ranger 1994).
 farro  la ragione per cui Favignana gode di  nororietà in   o  riruendo  i come icona capace di  rac  oglier  e
 tutto il  mondo (ogni anno giungono giornali  ti delle   riformulare una eredità culturale tanto per se che p  r
 più diver  te  tate e troupe relevi  ive da vari  pae  i eu-  gli altri, la mattanza diviene un  marchio', uni  o e non
 ropei e extraeuropei per do  um  mare la "rradizional  "   riproducibile,  un potente eden o "attrattor  " che tra-
 pe ca del tonno)  co  ritui  ce per molti degli abitanti di   mecre un me  aggio inequivocabile.  eco allora la sua
 Favignana la  ragione  t   a per sentir i tali:  in quanto   rraordinaria potenzialità comunicativa tradur i in ri  or a
 loro "memoria collettiva" vivente, "figura del ricordo"   conomica.  om  rileva  ocifora: "Il primo el  mento
 annualm  nre ripr  entifìcata  detiene cio  una  rraor-  che occorre  ocrolineare è che una località rappre enra
 dinaria val  nza co  iva e identitaria e da un  en o alla   una meta  olo  e e in quanto è in grado di comunicar
 loro vira, un  en o altrove ormai non più attingibile.  I   un determinata me  aggio.[ ... ] Un me  aggio che de-
 Favignan  i,  i  entono  'importanti"  perché hanno la   ere in grado di conferire  aratteri  tiche non  olo
 mattanza.   m  nota   mann  riprend  ndo Halbwach   di  pecifìcità ma anche di  unicica all'offerta di  quella
 (1952): "la memoria collerriva  in  ira nei  uoi fruirori e   determinata località.  [ ... ]   la  ua  re  a  i  renza, co-
 non  i può trasferire a piacer  . Es  a  dunque concreta   me località che 'parla', e  prime un  ignifìcaro culturale
 non solo  pazialmente e temporalm  nte,  ma anche in   compie  o nei confronti di una certa popolazione o di
 relazione a/L'identità:  ciò  ignifìca che e  a  i riferi  ce   un determinata gruppo  ociale.  [ ... ] In  omma  meta
 clu ivamenre alla pro perriva di un gruppo reale e vivo.   curi  cica una qualunque località che, per il  patrimonio
 [ ... ] Il gruppo  ociale che  i co  rirui  ce come comunità   culturale  ambientale,  rorico o  pae aggi  tico che pos-
 del  ricordo con  erva il  proprio pa  aro  oprattucco da   iede è  in  grado di  in  raurar  un dialogo  quindi  uno
 due punti di vi  ca:  la  p  cifìcità e la durata. Anzitutto,   cambio di  me  aggi  ignifìcacivi, con  una qualunque
 nell immagine che   o co  trui  ce di  é  ono sorrolineare   area di popolazion  che abbia le caratteri  cich  di una
 le diflì r  nz  ri  petro ali'  terno, mentre quelle interne   orca di area di utenza potenziale" (1997: 37-38).
 vengono attenuare. Inoltre, es  o produce "una co cienza   Per alcro ver o la mattanza, p  r la  ua  te  a ripeciti-
 zio d  ile connar  ",non a ca o imputato all'As   oraco   della propria id  ncità arrrav  r o il tempo"  co  icché i fatti   vicà  ragionale marcata da  momenti rituali e conclusa da   Beni immateriali e mercato culturale
 Beni  ulrurali e Ambientali, che prevede l'erogazion   ricordaci vengono co  rantemenre  elezionaci e inquadraci   un arco  acrilìcale,  i manifesta quale riro di rifondazione
 di circa 300.000,00  uro annui 'AL fine della salvaguar-  in base a corri  pondenze,  omiglianze e continuità.  el   del cempo e della comunità, di ri acralizzazione del cosmos   Il ca o favignane  e è e  emplare di un proce  o diffu o e
 dia e del recupero della  valenza culturale della pesca del   momento in  cui  un gruppo diveni  e con  apevole di   acquoreo su cui  i fonda l'e  i  cenza della comunità. La   p  rvasivo.  a alcuni anni e oggi  mpr  più ampiamente
 tonno col tradizionale sistema delle tonnare fisse,  secondo   un proprio mutamento devi  ivo smetter  bbe di e  i  ce-  mattanza è dunque,  e non  o  ti tu riva  potentemente   - dopo averle rinnegare come retaggio di cempi o  curi,
 Le  tradizioni Locali"  (L.  R.  1 ottobre i998,  n.  25,  art. 1)   re come tale,  lasciando il  po  co  a  un gruppo diver o.   integrativa del  i  tema fe  rivo  favignane  e,  avoca a  é   come aspetti re  iduali di un pas aro farro di  privazioni
 -, con l'effi  rriva e imm  diara ricaduta  conomica  ulla   Ma poiché ogni gruppo a  pira alla permanenza, e  o   lantica valenza identitaria che detenevano le  fe  re che   e  fatica,  di  opru  i e  atte e  di  illu  e -  i fa  un gran
 comunità  i dovr  bbe concludere che que  ro  imp  gno   rende a  man.are per quanto po  ibil  i cambiamenti e   ancora animano la  vita religio  a i olana: la fe  radi  an   parlare di  tradizioni popolari e insieme di identità e di
 contributivo  ascrivibile al va  ro  in  iem  dei di  enati   percepire la  roria com  una durata inalterabile ' (1997:   iu  eppe (19  marzo)  la  ettimana  anta, la fe  ca della   memoria.  ietro l'apparente incer  e p  r la  alvaguardia
 prechi di ri  or e pubblich  .   14-15).   ue  ro  proce  o è ranro più efficace in quanto   Madonna delle Piana (15  ago  ro)  la fe  ra della Madon-  la valorizzazione del patrimonio culturale tradiziona-
 Eppure, mettendo tra parenr  i l'ambito economico   dotato di capacità "ri  o  eruttive '   "invenciv  ,,,  o  ia   na di C u  ronaci  (ultimo mercoledì di ago  ro),  la festa   1 , materiale e immateriale,  i celano, tuttavia, intere  i
 e guardando a quello  ocio-culturale, po  iamo clire che   capace di  elezionare, recuperare e ri  ignifìcare gli  ele-  patronale del   rocifì  o (14  rrembre), la fl  ca della   conAiggenti e contraddittori. Valorizzare le  tradizioni
 non è affatto co L Nono tant  la  ua  o  ranziale rifunzio-  menti del  pa  aro in  funzione d  Ile e  igenze pre enti   Madonna del Ro  aria (7 orcobre).   ignifìca per alcuni, p  r i più,  oglierne e  altarne  olo


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