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particolarmente rigogliosa ed il suo stato salutare di vegetazione si
            riflette positivamente anche nell’abbondante fauna che alligna sulle

            sue foglie e tra le sue foglie come gli esemplari di epibionte tricolia
            speciosa (mollusca gastropoda) lissopecten hialinus (mollusca
            bivalvia) pinna rudis  (mollusca bivalvia), un mare che annovera

            presenze di tutto prestigio, come la tartaruga caretta caretta, scogli
            di ogni tipo. Tramonti tra i più  belli e spettacolari  del mondo,

            incantevole per la sua buona, finissima e salutare aria che vi si
            respira, (tanto è che hanno ridato la salute a parecchi infermi); ricca
            di prati e cespugli di un’intensa vegetazione aromatica. L’atmosfera

            serena di Levanzo e la grande umanità della sua gente hanno già
            sedotto più di una persona, facendo così diventare questa isola, una

            delle mete preferite dei turisti di tutta Italia, d’Europa e oltre.

                   È’ un canto magico quello che si leva da questa terra, come il

            canto delle sirene che ammaliava gli uomini di Ulisse.


                   Chi viene a soggiornare a Levanzo, oltre al mare è bene non
            perda l’occasione per fare anche interessanti passeggiate lungo
            caratteristiche mulattiere sentieri interpoderali e/o intervicinali e

            particolari sentieri pedonali, curati dal Demanio Forestale che con
            appositi e fruttuosi cantieri lavoro, cura anche le piccole pinete

            dell’isola (Pini d’Aleppo), (rimboschimento effettuato da una Società
            privata negli anni 60 e vendute al Demanio Forestale da pochi anni),
            sparse un po’ dappertutto e si interessa della manutenzione e

            dell’ambiente;          interventi        mirabili      che      sicuramente          sarebbe
            auspicabile che fossero incentivati e ampliati.


                   Iniziamo la nostra passeggiata: dal lato di levante, incontriamo
            Cala Fredda, una caletta con piccola spiaggia di ciottoli riparata dai

            venti del nord a pochi passi dal paese e punto di ancoraggio per
            piccole navi di passaggio. Salendo per pochi metri, sull’altopiano
            incontriamo la “Villa Florio” costruita dai Florio nel 1890, un

            agglomerato di case coloniche e stanze rifugio per  gli animali
            domestici con la posizione dominante di un ricco palazzotto con

            annessi servizi, sede di sporadici passaggi della  famiglia dei Florio,
            che di questa isola erano i proprietari enfiteutici, e sostenevano una

            fiorente attività agricola  con  vigneti,  masseria,  stalle,  animali,
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