Page 18 - Livolsi_Gppe_2006
P. 18

meridionali della Spagna, nelle coste africane del nord e
            dell’atlantico, e veniva trasportato da  un  lato all’altro dell’impero

            Romano con apposite anfore (tipologia delle anfore: Iberica,
            assimilabile alla “dressel 8”, caratterizzava questa forma l’attacco
            dell’ansa “a  orecchio” e semplici scanalature nella parte frontale

            della ansa stessa).

                   Il garum si produce tutt’ora in Estremo Oriente (giapponesi e

            indocinesi) e se ne fa uso anche nelle grandi città europee; si vende
            in bottiglie da un litro che durano parecchio tempo, perché la

            quantità necessaria è molto limitata.

                   Continuando verso  nord incontriamo  una  insenatura  Cala

            Nucidda e un’altra piccola cala, Cala Calcara, dove non ci sono
            spiagge ma scogli più o meno levigati dal mare e dei bellissimi

            fondali, dove si può fare il bagno e prendere il sole  in discreta
            privacy. Da cala calcara c’è un sentiero che ci riporta sull’altopiano e

            incrociamo una strada sterrata, carrozzabile per fuoristrada, che ci
            conduce con una  bella passeggiata ecologica verso nord,
            incontriamo e  oltrepassiamo alcune case coloniche ristrutturate e

            riadattate per piccoli insediamenti abitativi stagionali  e dopo un
            paio di kilometri troviamo  all’estrema punta dell’isola  un piccolo

            agglomerato di case che fanno da cornice ad una torre cilindrica,
            bianca costruita su  una base solida e robusta che contrasta con la
            luminosa e delicata trasparenza della sommità, è il FARO, (il Faro di

            Capo Grosso di Levanzo).

                                                        Il Faro


                   La luce del Faro roteando con cadenza ritmata dà ai naviganti
            guida, conforto, ausilio. Il  Faro primitivo era quasi sicuramente

            niente altro che un falò fiammeggiante sull’alto di una roccia; il più
            antico  intorno al 650  a.c. sorgeva sul  promontorio  di  Sigeo nella

            Triade ed è provato che era  un grosso braciere; più tardi i  fuochi
            furono accesi in cima a delle torri.


                   Il Faro di Torre Timea sul  Bosforo è il primo di cui si faccia
            menzione  nella  storia,  ma  il  più celebre è  quello  di  Alessandria

            d’Egitto, la cui costruzione fu iniziata da Tolomeo I° (305-283 a.c.) e
   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23