Page 23 - Livolsi_Gppe_2006
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scendendo verso il mare, dove troviamo una caletta piccolissima con
            un piccolo ponticello sospeso sul mare, molto caratteristico, questo

            posto chiamato oggi “Il buco” è molto frequentato durante la
            stagione balneare perché gli scogli a terra sono abbastanza levigati
            dal mare e quindi ci si può comodamente distendere per

            abbronzarsi. Riprendiamo il sentiero ed arriviamo al Faraglione, un
            magnifico grosso scoglio staccato dall’isola da un istmo di pochi

            metri di distanza, con una profondità che in alcuni punti non supera
            i due metri  e con una bellissima spiaggia di ciottoli pulitissimi e
            bianchissimi; camminando incontriamo ancora un’altra grotta (la

            grotta Grande) storicamente non interessante ed arriviamo a Cala
            Dogana da dove siamo partiti.


                                                   Flora e Fauna


                   Questa isola molto arida, riesce in ogni caso a mantenere una
            vegetazione  folta e rigogliosa di macchia mediterranea, dai densi

            ciuffi di euforbia che si alternano all’erica multiflora, alla svettante
            agave, alla gariga, alla mandragora dai fiori bianco-violacei, accanto
            ai fichidindia e ai teneri arbusti di capperi.


                   Alcune piante, poche, sono endemiche, come l’allium
            aethusanum, allium ampeloprasum, anthemis  maritima, brassica

            macrocarpa, brassica villosa, bupleurum dianthifolium, daucus
            carota, euphorbia papillaris e dendroides, helichrysum rupestre,

            iberis sempreflorens, limonium aegusae, limonium minutifolium,
            matthiola rupestris, satureja hortensis, scilla autunnalis, senecio
            cineraria, seseli bocconi guss, con un’infinità anche di piante

            medicinali. Troviamo anche licheni e certe pianticelle alte solo due
            centimetri che crescono nelle pieghe della roccia in pochi grammi di

            terra come la pinocchina a stella e la filaggine producendo fiori
            mirabili; la carnosa fioritura  del mesembryanthemum, a lunghi
            festoni che coprono il tufo, la sabbia e la  roccia; è possibile

            incontrare l’erba ghiacciolo veramente un capolavoro del creato, e
            troviamo anche il più modesto cocomero asinino (che però vanta un

            segreto di sparo dei propri  semi mediante propulsione idraulica a
            reazione).
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