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non è gradito. Certo la società consumistica oggi è arrivata pure qui
con i suoi egoismi e i suoi limiti, ma ancora, e speriamo per tanto
tempo a venire, tra questi scogli si sente in modo tangibile quello
spirito di solidarietà che anima le piccole comunità. E' auspicabile
che ogni iniziativa intrapresa in questa isola tenda a valorizzare e
migliorare quanto già esistente e non mai a distruggere ciò che è il
frutto del lavoro e dei sacrifici di tante generazioni che hanno dato
l'anima e sono e sono state l'anima di questa isola di Levanzo.
Nei primi sessanta anni del 1900 nell’isola si coltivava frumento,
orzo, pomodori, limoni, frutta, vite, ortaggi, mandorle, miele e
ottimi formaggi prodotti con il latte del bestiame allevato nell'isola;
praticamente era autosufficiente e si riusciva pure ad esportare una
piccola parte di questi generi alimentari, oggi le risorse di questa
isola, che come tante altre ha abbandonato la pesca e l'agricoltura in
modo intensivo perché non più remunerative sono concentrate
tutte sul turismo, favorendo la crescita di piccole strutture ricettive
e insediamenti stagionali.
Il vero incremento turistico iniziò nel giugno del 1962 quando
vennero messi in linea nelle isole Egadi mezzi ultramoderni e molto
sofisticati, "gli Aliscafi". L'emigrazione per lavoro e per lo studio è
forte, anche se in loco la scuola dell'obbligo è assicurata, ma per
proseguire bisogna andare altrove; in inverno la popolazione reale si
assottiglia di molto e Levanzo offre ai pochi visitatori la sua natura
semplice e selvaggia, il suo salutare silenzio, le sue antiche
tradizioni; in primavera ed in estate l'isola si anima di una
moltitudine di turisti che in ogni caso non creano confusione, in
quanto la ricettività è limitata e sicuramente a misura dell'isola, una
piccola pensione, di circa 40 posti letto, e qualche mini-
appartamento presso famiglie di pescatori; nell'isola non ci sono
campeggi ed è severamente proibito il campeggio libero.
L’approvvigionamento di acque potabili è assicurato da navi cisterna
e da una condotta sottomarina tra le isole di Favignana e Levanzo.
L’energia elettrica è assicurata da una centrale diesel elettrica, della
società I.C.E.L. s.r.l. con gruppi elettrogeni che danno una potenza
complessiva bastevole per i consumi della utenza isolana. Per usi