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Documento Progettuale Definitivo Progetto Integrato Territoriale ”Isole Minori”
Dicembre 2004
Per le Egadi e Pantelleria:
Ø L’assalto dei giornalieri avviene dalla vicina costa siciliana (porti di Trapani, Marsala, Mazara del
Vallo);
Per le Pelagie:
Ø il fenomeno più grave, invece, ormai da alcuni anni è rappresentato dai continui sbarchi dei “boat
people” effetto della vicinanza con la costa africana, con drammatici problemi di centri di accoglienza
e quanto altro necessario a questo nuovo fenomeno di immigrazione clandestina.
• Architettura “non tradizionale”
In questo capitolo vanno considerati i problemi derivanti da:
Ø moderne costruzioni che a volte sfuggono ai controlli delle sovrintendenze ai beni architettonici
territoriali producendo dei veri e propri “detrattori ambientali”;
Ø materiali impiegati nell’edilizia privata (massiccio uso nei centri storici di alluminio anodizzato e
preverniciato sia per gli infissi delle abitazioni che per vetrine espositive, tendaggi in spazi pubblici,
sedie in plastiche per i bar, insegne luminose aggettanti per gli esercizi pubblici, ecc.)
Ø nelle opere pubbliche non sempre i progettisti rispondono a un disciplinare sui materiali di
pavimentazione di strade, piazzette, edifici pubblici, restauri di antichi edifici storici, ripristino di
vecchi sentieri naturalistici, messa in opera di cestini per i rifiuti e cassonetti ecc;
Ø assenza di piani di arredo urbano come i piani del colore per le facciate soprattutto delle abitazioni
a ridosso del mare e nelle baie portuali e nei vicoli dei centri storici;
Ø capannoni in lamiera sparsi a ridosso dei centri storici e nelle vicine campagne per l’esercizio di
attività artigianali sorti abusivamente in assenza di “aree artigiane” assegnate negli strumenti di
pianificazione urbanistica del territorio.
• Aree di degrado (cavi elettrici “sospesi”, rifiuti abbandonati etc.)
In questo quadro di problemi si elencano alcuni aspetti di degrado determinati da:
Ø fittissima rete di cavi “sospesi” su pali che attraversano le isole in lungo e largo, sia per il
trasferimento della energia elettrica per la rete cittadina che per il trasferimento dell’alta tensione;
Ø cavi telefonici “sospesi” su pali che si intrecciano o si affiancano a quelli elettrici creando una
vara e propria rete a maglia che in molti casi deturpa inesorabilmente panorami e vedute di eccezionali
bellezze impedendo anche normali servizi fotografici ai visitatori;
Ø fenomeno dei rifiuti abbandonati in aree pubbliche – soprattutto carcasse di vecchie auto,
motorini, elettrodomestici che a volte si inglobano nelle erbacce lungo le strade panoramiche e i
sentieri;
Ø batterie, vecchie attrezzi e reti di pesca non più utilizzati e oli usati abbandonati nelle aree portuali
(e per le batterie e attrezzature dismesse anche sui fondali;
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