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Documento Progettuale Definitivo Progetto Integrato Territoriale ”Isole Minori”
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             Per le Egadi e Pantelleria:

             Ø  L’assalto dei giornalieri avviene dalla vicina costa siciliana (porti di Trapani, Marsala, Mazara del
             Vallo);


             Per le Pelagie:

             Ø   il fenomeno più grave, invece, ormai da alcuni anni è rappresentato dai continui sbarchi dei “boat
             people” effetto della vicinanza con la costa africana, con drammatici problemi di centri di accoglienza
             e quanto altro necessario a questo nuovo fenomeno di immigrazione clandestina.


             •  Architettura “non tradizionale”

          In questo capitolo vanno considerati i problemi derivanti da:

             Ø   moderne costruzioni che a volte sfuggono ai controlli delle sovrintendenze ai beni architettonici
             territoriali producendo dei veri e propri “detrattori ambientali”;

             Ø  materiali impiegati nell’edilizia privata (massiccio uso nei centri storici di alluminio anodizzato e
             preverniciato sia per gli infissi delle abitazioni che per vetrine espositive, tendaggi in spazi pubblici,
             sedie in plastiche per i bar, insegne luminose aggettanti per gli esercizi pubblici, ecc.)


             Ø   nelle  opere pubbliche non sempre i progettisti rispondono a un disciplinare sui materiali di
             pavimentazione di strade, piazzette, edifici pubblici, restauri di antichi edifici storici, ripristino di
             vecchi sentieri naturalistici, messa in opera di cestini per i rifiuti e cassonetti ecc;

             Ø  assenza di piani di arredo urbano come i piani del colore per le facciate soprattutto delle abitazioni
             a ridosso del mare e nelle baie portuali e nei vicoli dei centri storici;

             Ø  capannoni in lamiera sparsi a ridosso dei centri storici e nelle vicine campagne per l’esercizio di
             attività artigianali sorti abusivamente in assenza di “aree artigiane” assegnate negli strumenti di
             pianificazione urbanistica del territorio.

             •  Aree di degrado (cavi elettrici “sospesi”, rifiuti abbandonati etc.)

             In questo quadro di problemi si elencano alcuni aspetti di degrado determinati da:


             Ø  fittissima rete di cavi “sospesi” su pali che attraversano le isole in lungo e largo, sia per il
             trasferimento della energia elettrica per la rete cittadina che per il trasferimento dell’alta tensione;


             Ø  cavi telefonici “sospesi” su pali che si intrecciano o si affiancano a quelli elettrici creando una
             vara e propria rete a maglia che in molti casi deturpa inesorabilmente panorami e vedute di eccezionali
             bellezze impedendo anche normali servizi fotografici ai visitatori;

             Ø  fenomeno dei rifiuti abbandonati in aree pubbliche  –     soprattutto carcasse di vecchie auto,
             motorini, elettrodomestici che a volte si inglobano nelle erbacce lungo le strade panoramiche e i
             sentieri;

             Ø  batterie, vecchie attrezzi e reti di pesca non più utilizzati e oli usati abbandonati nelle aree portuali
             (e per le batterie e attrezzature dismesse anche sui fondali;



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