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Per quanto riguarda le caratteristiche del fenomeno turistico nelle Pelagie la situazione è differente sulle
due isole maggiori. A Lampedusa il turismo ha tutti i tratti del turismo di massa con punte di 50.000
presenze annue, delle quali la metà si concentrano nelle sole due settimane intorno a ferragosto, su una
popolazione di 5000 residenti circa. A Linosa, invece, il turismo è di minore entità (2500 presenze,
concentrate nel mese di agosto, contro 500 residenti) e risulta essere inoltre più informato e attento ai temi
ambientali; su quest’isola sono numerosi anche i visitatori che da Lampedusa visitano l’isola in giornata
(7000 da metà giugno a metà settembre).
Il massiccio flusso di turisti che giunge ogni anno a Lampedusa rappresenta, direttamente e
indirettamente, una delle cause principali del degrado degli habitat naturali. I pericoli diretti sono
soprattutto legati a un eccesso di frequentazione. Sulla sola spiaggia dei Conigli, per esempio, inclusa nel
Sito di Interesse Comunitario (SIC) di Lampedusa e Lampione e sito di ovodeposizione di Caretta caretta,
si registrano fino a 2500 presenze giornaliere su una superficie totale di 6000 metri quadrati circa di cui
solo il 30% usufruibile. E’ da notare che la fruizione della Spiaggia dei Conigli avviene a dispetto di
un’ordinanza del Comune che vieta l’accesso del pubblico al sito per motivi di sicurezza per la presenza
di tratti franosi nella scarpata prospicente la spiaggia. Infatti, è convinzione della popolazione locale che
la chiusura della spiaggia-simbolo dell’isola avrebbe effetti devastanti sull’economia che vede nella
presenza delle tartarughe un indiscutibile motivo di richiamo turistico: misure più stringenti per impedire
la frequentazione porterebbero insostenibili tensioni sociali.
Una situazione analoga è presente sull’isola di Linosa anche se essa è meno frequentata della maggiore
Lampedusa a causa della difficoltà dei collegamenti e dell’esiguo numero di strutture e infrastrutture a
disposizione del turismo. Qui, infatti, la spiaggia Pozzolana di Ponente, inclusa nel SIC di Linosa per
essere area di ovodeposizione di Caretta caretta, è ufficialmente chiusa al pubblico da un’ordinanza
comunale per pericolo di frana ma regolarmente frequentata, soprattutto nei mesi di luglio e agosto.
Il turismo rimane l'industria trainante delle Eolie. Le bellezze paesaggistiche e l'eredità culturale di queste
isole meravigliose richiamano ogni anno, infatti, un gran numero di turisti.
Ogni isola dell'arcipelago sta specializzando sempre di più la propria offerta turistica; Lipari, la maggiore,
attrae numerosissimi visitatori italiani e stranieri per il grande patrimonio paesaggistico e culturale che
offre. I visitatori di solito effettuano escursioni giornaliere anche nelle altre isole. Salina è invece
consacrata a un turismo famigliare e di coppia, che utilizza case di proprietà o d'affitto e piccoli alberghi
romantici. Panarea, l'isola scelta dai vip italiani e stranieri che ne hanno restaurato le case, è vitale e
accesa di colori e luci con le sue boutiques, gli alberghi e i locali notturni alla moda. Vulcano attira invece
un turismo giovane e variopinto. Filicudi, più tranquilla, è per un turista che vuole stare appartato, lontano
dalla folla, ma che non disdegna di potersi muovere in auto o in barca, che la sera ama ritrovare gli amici
di ogni estate. Alicudi è un luogo davvero speciale, adatto solo per i puristi del turismo; su tutta l'isola
non esistono strade o sentieri, solo un interminabile susseguirsi di scalini di pietra che si inerpicano sul
fianco del cono vulcanico, collegando tra loro gruppi sparpagliati di autentiche case eoliane molto ben
restaurate. Sull'isola non esiste altro che un piccolo ristorante e due negozi di alimentari ben forniti. Infine
Stromboli, abitata da personaggi provenienti dalla Sicilia e da altre parti del mondo, che hanno deciso di
vivere qui a stretto contatto con la natura.
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Le difficoltà dovute all’afflusso di turisti nelle Eolie sono state oggetto di un’apposita ordinanza mirata
a fronteggiare l’emergenza causata alle infrastrutture e all’approvvigionamento idrico del Comune di
Lipari dall’aumentato afflusso turistico nel corso dei mesi estivi, per cui il Sindaco è nominato
commissario per assicurare le condizioni di sicurezza e pronto intervento a tutela dell’incolumità e della
sanità pubblica in deroga alla normativa vigente, dislocando sul territorio squadre di protezione civile per
la progettazione e la messa in sicurezza dei porti delle isole appartenenti al comune di Lipari, applicando
contributi aggiuntivi per l’attracco di natanti di qualsiasi stazza, il trasporto di passeggeri non residenti
21 “Disposizioni urgenti per fronteggiare l’eccezionale afflusso turistico nelle isole del comune di Lipari”, del Presidente del Consiglio dei
Ministri e della Protezione Civile N.3225 del 2/07/02.
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