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Da Santa Caterina alla Colombaia di Giuseppe Romano
Durante il periodo borbonico, la Colombaia era quasi sempre sovraffollata, perché nel forte oltre ai detenuti destinati
a scontare il carcere più duro, trovavano spesso ospitalità molti relegati, in attesa di essere avviati alle vicine isole;
nelle celle peggiori venivano infine rinchiusi, nei giorni immediatamente precedenti l'esecuzione, i condannati a morte.
Le guardie che prestavano servizio alla fortezza della Colombaia, venivano trasportati su una barca a remi
dell'amministrazione e successivamente con le motonavi "Italia", e "Cristo Re" che attraversavano il breve tratto di
mare più volte al giorno, con un servizio che copriva l'arco orario che va dalle ore 8.00 alle 19,30.

                                                                                       Motonave Italia

Ma, anche prima della motonave Italia, la fortezza della Colombaia fu dotata, necessariamente di diverse
imbarcazioni.
Spesso, queste imbarcazioni in forza alla colombaia, con i loro equipaggi, furono protagonisti di salvataggi o
comunque azioni meritorie di ricompense.
"Il 12 agosto 1880, una barca montata da 8 uomini di equipaggio ed un fanciullo, investita dal vento (probabilmente
scirocco) fu capovolta nelle vicinanze del Bagno di Trapani e quei miseri sarebbero periti senza il pronto soccorso di
due marinai del Bagno: Frusteri Giovanni e Torre Salvatore i quali sfidando il pericolo accorsero con la barca
dell'amministrazione e li salvarono. Il Ministero della Marina, dichiarò i due meritevoli di lode."
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