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Da Santa Caterina alla Colombaia di Giuseppe Romano

                           UN PROIETTORE PER I DETENUTI DELLA COLOMBAIA

                                                                       Il 4 marzo del 1953, sul Giornale di Sicilia, usciva un articolo dal
                                                                       titolo "Cinesonoro ai detenuti" : giorni or sono, in occasione di
                                                                       una recita di detenuti nel carcere sussidiario della Colombaia (
                                                                       il carcere della Colombaia era considerato la succursale delle
                                                                       Carceri Centrali di San Francesco del n.d.r.), abbiamo parlato
                                                                       delle possibilità dell'impianto di un apparecchio cinematografico
                                                                       sonoro, quale strumento validissimo di elevazione morale e di
                                                                       svago spirituale, tra i reclusi del consorzio umano, che ne
                                                                       hanno espresso il desiderio. Altro quotidiano, anch'esso
                                                                       interprete di tale vivo sentimento di solidarietà umana, lanciava
                                                                       un appello alla cittadinanza affinchè essa contribuisse col suo
                                                                       grande cuore, alla pronta realizzazione di un'opera di bene.
                                                                       Ora, l'egregio direttore dr. Di Piazza, ci comunica con animo
                                                                       profondamente lieto, che un cittadino il quale vuole mantenere
                                                                       l'incognito, ha versato l'importo di lire cinquantamila, quale
                                                                       "primo contributo" a un edificio di grande bontà umana. Come
                                                                       vede - egregio corrispondente del Giornale di Sicilia - conclude
                                                                       la sua lettera il dr. Di Piazza - non si poteva incominciare
                                                                       meglio, ed io debbo molto ringraziare la stampa per quanto è
                                                                       stato fatto. Mi auguro che il popolo trapanese voglia concorrere
                                                                       col suo cuore profondamente generoso, alla realizzazione di
                                                                       un'opera di "viva umanità". Anche noi - conclude il cronista - ci
                                                                       auguriamo che la sottoscrizione riesca in pieno, perché sia dato
                                                                       un sorriso a tanta umanità dolente. Quindi, una volta lanciata la
sottoscrizione attraverso la stampa iniziano ad arrivare le offerte, il cui elenco veniva puntualmente trasmesso dal
direttore Di Piazza ai giornali promotori: 03.04.1953 N.N. £.50.000/ Banca del Sud £.2.000/ Nino e Aldo Di Piazza
£.5.000/ Rag. Franco Pirrone £.5.000/ S.E. il Vescovo £.5.000/ Banca del Popolo £.1.000/ particolarmente
significativa è la somma raccolta tra i detenuti della Colombaia (1° elenco), soprattutto perché costituita in prevalenza
da modestissime offerte £.8.123; 14.04.1953 Sala Convegno Agenti di Custodia della Colombaia £.20.000/ Avv.
Francesco Rallo £.5.000/ dott. Antonio Catania £.5.000/ Banco di Sicilia £.10.000/ avv. Carmelo Macaluso £.5.000/
avv. Valentino Manzo £.5.000/ Avv. Elios Costa £.2.000; 30.04.1953 Banca Sicula £.5.000/ avv. Filippo Tilotta
£.5.000/ avv. Paolo Gentile £.10.000/ avv. Vincenzo Occhipinti £.3.000/ Giornale di Sicilia £.5.000/ avv. Paolo
camassa £.3.000/ Ditta Tessilcomo £.5.000/ sig. Gaetano Garuccio £.5.000/ avv. Salvatore Bologna £.5.000/ avv.
Benedetto Rizzo £.5.000; 07.08.1953 Segretario Nazionale Gioventù £.10.000/ Centro prov. Gruppi Giovanili
£.5.000/ Centro reg. ass. tecnica sociale £.2.000/ Centro prov. Mov. Femminile £.3.000/ Banca Operaia £.3.000/
Ditta Giuseppe Portuese £.5.000/ Ditta Antonio Aleci £.7.000/ Ditta "La Tecnica Navale" £.1.000/ Ditta Ilardi
Garuccio £.5.000/ Baronessa Francesca Adragna £.10.000/ Donna Mariannina Bulgarella £.10.000/ Comm. Fabrizio
Adragna £.2.000/ On. Avv. Francesco Stabile £.1.000/ avv. Nino Marino £.5.000/ dr. Antonino Calcara £.2.000/ Ditta
Melchiorre Pappalardo £.5.000/ Cassa centrale di Risparmio V.E. £.5.000/ Comm. Salvatore Conticello £.10.000/
Amministrazione Provinciale Trapani £.50.000/ Contributo Assessorato regionale alla Pesca e ai Trasporti in seguito
ad un interessamento dell'On. Giuseppe Di Blasi £.75.000; Al termine della campagna di sottoscrizione, fu raccolta
una somma che bastò ad acquistare un proiettore cinematografico marca "MICRON XVI -B" per un totale di
£.383.490, e quindi dare la possibilità ai detenuti di qualche ora di svago alla settimana, presso la sala teatro
annessa al carcere.
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