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Evasioni e tentate evasioni dalla fortezza della Colombaia – di Giuseppe Romano
EVASIONI E TENTATE EVASIONI DALLA FORTEZZA
DELLA COLOMBAIA
Parecchi furono, nel corso degli ultimi due secoli, i tentativi di evasione
dalla Fortezza della Colombaia; solo pochissime le evasioni riuscite, di
cui si ha notizia.
DON RAIMONDO GRIMALDO
La più antica notizia che si abbia su evasioni riuscite dalla Colombaia
risale al 23 agosto del 1794 ed è ad opera di un sacerdote, il benedettino
Don Raimondo Grimaldo, originario di Napoli, imprigionato e
condannato all’Ergastolo dai Borboni per il reato di “Fellonia”, ovvero
alto tradimento, ribellione verso il potere costituito. Il fuggiasco, fu
ritrovato il 26 agosto successivo nascosto in una grotta dell’isola di
Levanzo dove era stato lasciato da una imbarcazione sulla quale era stato
imbarcato con l’aiuto del marinaio Marco Muza.
I FRATELLI RIBERA
Nel settembre del 1863, le truppe piemontesi, a Pantelleria arrestarono i
componenti della banda Ribera, un gruppo di panteschi filo borbonici ;
dopo una breve permanenza nel Castello Barbacane dell’isola, furono
tradotti alla volta di Trapani, dove furono incarcerati nella Fortezza della
Colombaia. Alcuni componenti della banda tra cui i fratelli Giovanni e
Agostino Ribera, riuscirono ad evadere in modo rocambolesco. Quasi
subito furono tutti ripresi, tranne Giovanni Ribera che fece perdere per
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