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Evasioni e tentate evasioni dalla fortezza della Colombaia – di Giuseppe Romano
sempre le sue tracce: Ma chi erano i fratelli Ribera? Accusati
ingiustamente dai piemontesi di avere ucciso un loro cugino, Fortunato
Ribera, posto a capo di un consiglio civico dai Savoia, i fratelli Ribera,
filo borbonici, ripararono a Malta da dove il 30 giugno 1862 con una
banda di “patrioti” borbonici partirono alla volta di Pantelleria, allo
scopo di liberare l'isola dagli invasori piemontesi e per ripristinare il
governo borbonico. Sulla scia, però, delle numerose azioni vittoriose
dei fratelli Ribera i piemontesi inviarono sull'isola altri 500 soldati sotto
il comando dell'efferato colonnello Eberhard, che dopo una serie di
atrocità compiute sugli abitanti dell’isola, per costringerli a collaborare
alla cattura dei “briganti”, riuscirono infine, con l’aiuto di una spia a
trovare e ad arrestare la banda. Per la cronaca, dei 14 componenti della
banda rimasti 10 furono condannati a morte (tra cui i fratelli Ribera) e 4
ai lavori forzati.
La sentenza di morte fu eseguita il 2 maggio 1868.
LA TENTATA EVASIONE DEL 1° AGOSTO 1945
Il 1° agosto 1945, intorno alle ore 16.00 il Comandante delle guardie del
Carcere della Colombaia, il quarantanovenne Francesco Torregrossa
originario di Enna, dava incarico al sottocapo di servizio, Avola, di
esperire tutte le necessità di servizio e quindi usciva dal carcere per fare
un giro d’ispezione esterno. Appena fuori dal portone incontrava un
detenuto addetto ai lavori domestici (scopino) che gli faceva segno di
voler parlare con lui confidenzialmente. Il detenuto, dopo essersi
guardato intorno con circospezione riferisce al Comandante: Stia attento
che questa sera si verificherà un’evasione! Il muro dell’officina, che da
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