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Inoltre, con la barca vengono effettuati trasporti di materiale di
proprietà dell’Amministrazione e di viveri per la popolazione detenuta.
Trattasi perciò di un servizio delicato e credo che la scelta dei barcaioli
competa a questa Direzione alla quale non incombe soltanto la
responsabilità della incolumità delle persone.
Ad ogni modo, ove codesto Ufficio lo creda, può prospettare la questione
al Superiore Ministero della Giustizia che ha assunto dette persone dal
1.12.1951 stipulando un contratto che attualmente è in vigore».
Dalla lettera del direttore, emerge una incondizionata fiducia verso questi
due trapanesi che con il loro faticoso diuturno lavoro, assicurarono per anni
il trasporto di persone e viveri, con la forza delle braccia, attraversando
quel breve tratto di mare più volte al giorno.
Fonti: Archivio Casa Circondariale di Trapani. Ringrazio i signori Filingeri Giovanni
(nipote di Incandela Giovanni) e il signor Peduzzi (nipote di Peduzzi Francesco) per
avermi fornito le foto dei loro nonni.