Page 5 - storie_tonni_tonnare
P. 5

ancora capaci di una grande forza attrattiva per la suggestione delle loro architetture e

        la memoria della storia e la cultura che conservano. In tutta Italia sono solo sei quelle
        autorizzate, ma solo la metà sono attive (secondo il Wwf), tutte in Sardegna. Il tonno

        che si trova un po’ ovunque, a Favgnana, non è certamente pescato locale.



        Le quote pesca



               Negli ultimi decenni del secolo scorso tutto è cambiato, con l’arrivo delle navi

        giapponesi  allo  stretto  di  Gibilterra  (il  tonno  rosso  del  Mediterraneo  è  molto  più
        pregiato  del  pinna  gialla  oceanico),  la  diffusione  di  sistemi  di  pesca  industriali,  il

        conseguente rischio di estinzione e le quote pesca definite dall’Unione Europea. Una
        procedura che ha portato a un progressivo ripopolamento dei nostri mari, tanto che i

        limiti  sono  stati  rialzati  suscitando  decise  polemiche  da  parte  delle  associazioni

        ambientalistiche,  Wwf  in  testa.  Di  che  cifre  parliamo?  23mila  tonnellate  nel  2017,
        dalle 60mila di 10 anni prima, con una riduzione vertiginosa immediatamente dopo

        l’allarme e un successivo incremento di circa il 20% ogni anno.



               Il  limite  deciso  dalla  Commissione  internazionale  per  la  conservazione  dei

        tonnidi dell’Atlantico (ICCAT) per il 2018 è di 28mila tonnellate; cifra che il Wwf
        indicava come tetto massimo per il 2020, quando invece si assesterà probabilmente
   1   2   3   4   5   6   7   8   9