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Fig. 17. Inumazioni di Grotta
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                                                                                                                      mazioni della Grotta di San Teo-
                                                                                                                      doro (n. 2)

nove cipree e due valve di conchiglie forate, una decorata con tacche, e una Patella ferruginea sul
mento; Oriente C era priva di corredo.

   La presenza di ocra in rapporto al defunto è scarsa e saltuaria. Tracce sono segnalate in Oriente C,
dubitativamente in San Teodoro 1. Oggetto di discussione, com’è noto, è a San Teodoro il rapporto
con le inumazioni del sottile (cm 5) straterello di ocra presente una ventina di centimetri sopra le quat-
tro sepolture più antiche, non a diretto contatto con le strutture funerarie bensì al di sopra di esse. Tale
livelletto potrebbe sia rappresentare una variante del rito funerario, al momento documentato solo in
questo contesto, oppure essere in relazione a pratiche quotidiane non relazionate al mondo dei morti.

   Un cenno merita il rapporto tra inumazione e combustione. Le tracce che ricollegano con certezza
un’attività di combustione ad una deposizione sono estremamente labili 30. Fanno eccezione l’inuma-
zione San Teodoro 5, forse una deposizione secondaria composta da cranio con mandibola e alcuni
resti postcraniali, rinvenuta su un focolare in associazione a resti di pasto e a industria litica, e Oriente
C, nella quale, sopra il cadavere all’interno della fossa, è stato acceso un fuoco che ha interessato e
lasciato tracce sulla regione toracica e parzialmente sull’arto superiore destro. Ricordiamo che un
rapporto fuoco-inumazione è attestato in alcune sepolture mesolitiche di Grotta dell’Uzzo.

   Per concludere, un accenno al fatto che nel medesimo sito, e pensiamo alla Grotta di San Teodoro,
si rinvengono più sepolture, più o meno contemporanee 31. Il dibattito su questo tema vede, com’è

30 Si ricorda il dibattito, mai risolto, relativo a Barma Grande IV (PALMA DI CESNOLA 1993).
31 In Italia meridionale questa situazione si ripete, in maniera ancora più evidente, a Grotta-Riparo del Romito, che ha resti-
tuito sei inumazioni, di cui due bisome, localizzate a breve distanza del grande masso con l’incisione di uro alla quale è stata

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