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4.6 Il progetto dei paesaggi di cava                                                                                                                            CAPITOLO 4

Il caso di studio analizzato rappresenta un esempio significativo di territorio fortemente
caratterizzato dalla presenza di paesaggi produttivi estrattivi, nell’area oggetto di interesse si
alternano siti estrattivi storici, siti estrattivi recenti, cave a cielo aperto e cave in sotterraneo; tali
siti rappresentano in numerosi casi luoghi di prelievo continuo nel tempo del materiale. I
rinvenimenti recenti relativi alle cave archeologiche datate al periodo romano confermano
l’importante ruolo dell’attività di cava nella costruzione della città storica e la continuità
dell’estrazione del materiale nei vari periodi; tali scoperte mostrano inoltre la possibilità che la
città sveli nuove ed importanti tracce dell’attività di cava.
La localizzazione delle aree di cava risulta di particolare interesse da ricondursi sia alla
presenza di valori storico, culturali, ambientali e paesaggistici sia alla posizione rispetto al
tessuto urbanistico consolidato. La localizzazione delle cave aumenta le potenzialità connesse
agli interventi su tali aree sia per la creazione di nuovi spazi pubblici e la collocazione di nuove
funzioni sia per la valorizzazione culturale e paesaggistica, offrendo l’occasione per ridisegnare
importanti contesti urbani e periurbani.
Il caso di studio mette in evidenza le peculiarità delle cave localizzate in aree ambientalmente
sensibili e di quelle poste al centro o in prossimità dei centri abitati che con l’espansione urbana
hanno finito per essere inglobate all’interno del tessuto urbanistico-edilizio o celate dalla stessa
espansione o inserite quali elementi del progetto della città.
La concreta attivazione dei processi di intervento su tali aree estrattive è legata alla necessità di
investire risorse materiali e immateriali e di inserire tali processi in un quadro programmatico e
pianificatorio organico. L’analisi dei principali strumenti di pianificazione ha mostrato un quadro
complesso e articolato e non sufficientemente strutturato. Un’occasione per stabilire un quadro
organico è offerta dall’adeguamento degli strumenti di pianificazione locale al PPR e dalla
revisione del PPR stesso incentrata sulla progettazione paesaggistica e sulla definizione di
scenari strategici per i paesaggi alla scala locale, costruiti e condivisi con gli attori interessati dai
processi di governo del territorio. L’approvazione del PPR ha infatti imposto una riflessione su
scelte progettuali urbanistiche e paesaggistiche che sembravano consolidate portando
all’attenzione la necessità di rivedere alcune valutazioni in merito alla compatibilità degli
interventi previsti e al futuro delineato per alcuni paesaggi.
Emerge la necessità di sostenere i processi di pianificazione, progettazione e attuazione degli
interventi di recupero e di valorizzazione dei paesaggi estrattivi; un ruolo decisivo è affidato agli
strumenti di pianificazione e al progetto del paesaggio chiamati a delineare il futuro di tali aree,
a costruire nuovi scenari, nuove opportunità in linea con le aspettative collettive.
La complessità di tali paesaggi necessita di un confronto culturale tra attori coinvolti nella
pianificazione, professionisti, saperi esperti e la collettività, con chi vive e abita i luoghi e in quei
luoghi si riconosce. Le scelte urbanistiche e paesaggistiche da operare per tali paesaggi
meritano l’attivazione di percorsi partecipativi, di seminari di progettazione e di tavoli di

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