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CAPITOLO 5

estrattivi storici, siti estrattivi recenti e siti dove tale distinzione va sfumando per la persistenza
nel tempo del prelievo minerario. Nell’ambito geografico costiero non sono rari i casi di attività
estrattive che ancorché cessate in tempi antichi sono successivamente state riattivate; l’aspetto
culturale e paesaggistico di una cava è legato a molteplici fattori. L’esistenza di siti estrattivi
recenti che persistono in aree estrattive di vecchio impianto merita una riflessione in relazione al
patrimonio culturale presente; gli strumenti di pianificazione e in particolare quelli di
pianificazione paesaggistica e urbanistica possono prevedere specifiche indicazioni al fine di
preservare le testimonianze della passata attività di cava, tramite la lettura e l’interpretazione
dei segni del paesaggio.
In relazione alla riscontrata presenza di un numero significativo di siti estrattivi caratterizzati
dalla persistenza nel tempo del prelievo minerario e di siti caratterizzati dalla presenza di
peculiarità meritevoli di essere valorizzate ancorché la dismissione sia avvenuta di recente, in
questa sede si intende configurare uno scenario per attivare e sostenere interventi di recupero
di tali aree estrattive. Nell’ambito delle politiche finalizzate ad incentivare il recupero dei siti
estrattivi dismessi spesso si utilizzano quali strumenti operativi fondi o programmi di
finanziamento dedicati. La definizione di linee guida finalizzate alla costruzione degli strumenti
per la selezione di interventi concernenti i siti estrattivi si propone di sperimentare una
metodologia per definire i criteri da utilizzare nelle politiche di sostegno al recupero. La
particolarità dei siti estrattivi trattati necessita della consultazione del sapere esperto, la
metodologia vuole essere inoltre ripetibile per la selezione di interventi su aree estrattive,
indipendentemente dalle caratteristiche specifiche del sito. La definizione dei criteri si propone
di rappresentare un riferimento per l’assegnazione di contributi per la riqualificazione a cava
dismessa e per indirizzare i progetti da proporsi in altra sede in considerazione dei seguenti
fattori: molti dei siti attivi in Sardegna risultano cave in regime di prosecuzione; il Piano delle
Attività Estrattive della Regione Sardegna in fase di definizione incentiva le azioni di
reinserimento e di riattivazione finalizzate al recupero. La costruzione delle linee guida sottende
la finalità di individuare dei criteri che possano essere utili sia nella definizione delle priorità di
intervento sia nella definizione di politiche di più ampio respiro.

5.2 I fondi per il recupero delle aree di cava dismesse

L’analisi del contesto regionale ha messo in evidenza che la Regione Sardegna tramite
l’istituzione del Fondo per il recupero delle aree di cava dismesse ha inteso favorire la messa in
sicurezza dei siti estrattivi e il riutilizzo degli scarti di lavorazione tramite il recupero del
materiale presente in discarica. Inoltre le politiche di progettazione paesaggistica attivate in
ambito regionale, in linea con lo strumento di pianificazione paesaggistica, sono state
incentivate tramite finanziamenti a favore dei Comuni che hanno interessato anche interventi
sulle cave dismesse.

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