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Sottocriterio 1.3 – Localizzazione del sito in un’area caratterizzata da un’elevata biodiversità                                                                CAPITOLO 5
Si considera la localizzazione del sito in un’area rappresentativa delle biodiversità della
Sardegna, con particolare riferimento alle aree appartenenti alla Rete Natura 200023 e
specificatamente alle zone istituite secondo quanto stabilito dalla Direttiva 92/43/CEE del
Consiglio del 21 maggio 1992 concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali
e della flora e della fauna selvatiche nota come Direttiva Habitat.
Sottocriterio 1.4 – Localizzazione del sito in un’area destinata a parco
Si considera la localizzazione del sito in un’area destinata a parco (parco nazionale, parco
regionale, parco o riserva naturale ai sensi della L.R. 31/89), in un’area prospiciente un’area
marina protetta, o all’interno di un parco tematico, come ad esempio un parco archeologico.
Sottocriterio 1.5 – Localizzazione del sito rispetto all’edificato urbano

Si valuta la posizione del sito rispetto al contesto urbano e periurbano, tale relazione
rappresenta un indicatore della potenziale attrattività dell’area; nelle ipotesi di cave localizzate
in ambito urbano si possono verificare delle situazioni in cui il sito rappresenta un contesto
ancora riconoscibile nella sua originaria funzione, piuttosto che casi dove l’inserimento
all’interno del tessuto edilizio ed urbanistico ha cancellato la connotazione di area produttiva
estrattiva.

Sottocriterio 1.6 – Impatto paesaggistico del sito

Viene valutato l’impatto paesaggistico del sito rispetto al contesto circostante con una
valutazione relativa alle principali visuali e in particolare alle eventuali interrelazioni visive con
gli elementi di rilievo presenti nel paesaggio circostante. L’impatto paesaggistico è legato alla
morfologia dell’area di cava, alla presenza di scarti di lavorazione presenti in discarica e al
degrado della vegetazione; nei casi di siti estrattivi dismessi da lungo tempo è possibile che ci si
trovi in presenza di reinserimento paesaggistico avvenuto secondo processi spontanei di
rinaturalizzazione, anche parziali.

Criterio 2 – Capacità dell’intervento di essere incisivo rispetto alle politiche territoriali
Si rileva ai vari livelli della pianificazione la presenza di strumenti e di politiche finalizzate a
perseguire obiettivi di qualità nella progettazione paesaggistica che incidono rispetto ai processi
di recupero delle aree interessate dalla pregressa attività di cava, tuttavia una delle maggiori
criticità rilevate nel quadro pianificatorio e programmatico nel contesto regionale è
rappresentato dalla frammentarietà delle politiche e dal mancato coordinamento degli strumenti
in essere. Inoltre a fronte dell’approvazione dello strumento di pianificazione paesaggistica si
rileva la mancata approvazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive e la presenza di

23 La Rete Natura 2000 è una rete ecologica che interessa tutto il territorio della comunità europea che si pone come obiettivo quello di
garantire il mantenimento e, qualora necessario, il ripristino dei tipi di habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a
livello comunitario. Istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE si configura come uno strumento della politica dell'Unione Europea per la
conservazione della biodiversità.

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