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CAPITOLO 1

giacimenti locali e, qualora possibile e necessario, gli originari siti di estrazione. In alcune
esperienze regionali si riscontra quale criticità la scarsità del materiale lapideo ornamentale a
disposizione il cui fabbisogno viene soddisfatto con materiali provenienti anche da altri paesi,
come Cina e India.
La difficoltà di coniugare le esigenze produttive di approvvigionamento di materiale e quelle di
conservazione e tutela del valore dei siti storici emerge in modo chiaro: si propone di evitare la
ripresa produttiva, quando questo risulti possibile, mediante il recupero degli sfridi presenti in
cava o del materiale recuperato a seguito della messa in sicurezza dei fronti di cava. Nei casi in
cui non risulti possibile evitare la ripresa produttiva emerge la necessità di fornire, tramite linee
guide, delle specifiche indicazioni per gli interventi di prelievo mirato all’interno dei siti estrattivi
storici. Si affronta il tema della fattibilità economica dei prelievi che dovendo avvenire secondo
precisi protocolli rendono tali operazioni dispendiose e complicate anche dal punto di vista
tecnico ed amministrativo. Tra gli aspetti trattati quello di maggiore rilievo è legato alla necessità
di coniugare esigenze produttive e valore storico dei siti; in tal senso rimane irrisolta la
questione circa il livello di pianificazione e lo strumento più idoneo per calibrare l’interesse
produttivo con quello culturale e paesaggistico. Disposizioni specifiche sono contenute infatti
anche in alcuni strumenti di pianificazione locale dove si individuano piccole aree da destinare
come cave per l’estrazione dei materiali ornamentali al fine di garantire l’utilizzo dei materiali
tradizionali negli interventi edilizi20.

1.6 Le esperienze di valorizzazione delle cave storiche

Lo studio riferito alle esperienze di valorizzazione dei siti estrattivi e dei materiali storici è stato
approfondito attraverso la lettura di alcuni casi di studio. La tutela delle cave storiche parte dalla
conoscenza delle stesse per concretizzarsi nella valorizzazione sia tramite interventi puntuali
sia tramite percorsi articolati che possono comprendere ad esempio l’istituzione di parchi
dedicati, l’inserimento dei siti all’interno dei parchi geologici, ambientali o dei circuiti tematici. La
scelta di inserire tale patrimonio all’interno di strutture stabili ed organizzate assolve
contestualmente la necessità di tutelare tali aree, di gestirle in modo corretto garantendone la
conservazione e di creare ricadute positive sul territorio anche di tipo economico. La
reinterpretazione dei paesaggi estrattivi storici si concretizza in alcuni casi nella riconversione
degli stessi per finalità turistico culturali, anche di tipo funzionale, non necessariamente legate a
processi di musealizzazione.
Gli ambiti costieri analizzati mostrano una costante presenza di valori legati alla tradizione
mineraria che si legano a valori paesaggistici e ambientali unici. A fronte di un patrimonio
consistente di cave storiche si registrano percorsi di tutela e valorizzazione inattuati.

20 Il Piano Regolatore Generale (PRG, 2005) del Comune di Pantelleria (Regione Sicilia) individua piccole aree da destinare a cave per
materiali ornamentali quale tufo e pietra al fine di garantire il mantenimento della tipologia edilizia tradizionale nelle nuove costruzioni o
nel recupero di edifici esistenti.

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