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CARTA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI 1:250.000- GUIDA AL RILEVAMENTO 9
Tab. 1 – Dimensioni minime e massime delle Carte JOG – UTM 1:250.000
ZONA FOGLIO Xcm Ycm Xinch Yinch
NL-32 11 64.142 44.433 25.253 17.493
NL-32 12 64.687 45.990 25.467 18.106
NK-32 1 65.747 45.981 25.884 18.103
NK-32 12 68.802 45.944 27.087 18.088
NJ-32 1 69.779 45.928 27.472 18.082
NJ-32 12 72.581 45.869 28.575 18.059
NL-33 7 63.608 45.996 25.043 18.109
NL-33 10 64.687 45.990 25.467 18.106
NK-33 1 65.747 45.981 25.884 18.103
NK-33 5 66.257 44.417 26.086 17.487
NK-33 12 68.802 45.944 27.087 18.088
NJ-33 1 69.779 45.928 27.472 18.082
NJ-33 5 70.242 44.387 27.654 17.475
NJ-33 12 72.581 45.869 28.575 18.059
NI-33 1 73.471 45.846 28.926 18.050
NI-33 6 74.338 45.821 29.267 18.040
NK-34 7 67.804 45.958 26.695 18.094
NK-34 10 68.802 45.944 27.087 18.088
NJ-34 1 69.779 45.928 27.472 18.082
NJ-34 10 72.581 45.869 28.575 18.059
NI-34 1 73.471 45.846 28.926 18.050
Il principale metodo di indagine utilizzabile nel campo della geologia marina a scopo
cartografico è quello della sismica a riflessione. Esso risulta tuttavia limitato da due fattori
principali: la risoluzione verticale ottenibile con i profili sismici, che definisce lo spessore minimo
al di sotto del quale non è possibile riconoscere un deposito, e la risoluzione spaziale, che è
funzione della distanza che separa profili sismici attigui e che determina l'estensione minima
al di sotto della quale un deposito non è correlabile. La combinazione di questi limiti di
risoluzione definisce le dimensioni minime dei corpi geologici che si possono identificare e
correlare. Il tipo di sorgente sismica e sistema di acquisizione (risoluzione verticale) e la
spaziatura tra i profili devono essere scelti in base alle dimensioni minime dei corpi geologici che
si vogliono cartografare.
Sulla carta geologica superficiale vengono rappresentati tutti i corpi geologici che affiorano
o subaffiorano sul fondo marino. Poichè tutti i margini che circondano il territorio nazionale
emerso sono caratterizzati dalla presenza su vaste aree di depositi originatisi durante varie fasi
dell'ultima fluttuazione tardo quaternaria del livello marino (post ca. 125 ka), si ritiene opportuno
che vengano rappresentati con maggiore dettaglio i depositi messi in posto durante questo
periodo: in particolare l'estensione areale, la distribuzione degli spessori e le facies caratteristiche
dei depositi trasgressivi e di stazionamento alto tardo-quaternari sulla piattaforma e sulla scarpata
continentale. Inoltre, si riportano in forma essenziale informazioni riguardanti l'andamento della
superficie di erosione subaerea, e/o sottomarina, originatasi durante l'ultima