Page 16 - quad8
P. 16

CARTA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI 1:250.000- GUIDA AL RILEVAMENTO 13

sismicamente risolvibili e non a sedimenti superficiali. Su questa base, depositi definibili solo in
carota e non risolvibili in sismica ad alta risoluzione non vengono rappresentati in carta, ma
considerati come semplici superfici fisiche.

         In generale, si stabilisce come limite pratico per la risoluzione verticale quello che deriva
dall'utilizzo di subbottom a 3,5 kHz standard; tale limite varia in funzione della lunghezza
dell'impulso del segnale trasmesso (tipicamente da 1 a 4 msec.) e aumenta con il crescere della
profondità che si vuole raggiungere (piattaforma, scarpata o bacino profondo). In piattaforma ad
esempio 10-40 cm di sabbie bioclastiche associate alla superficie di ravinement (TRINCARDI et alii
, 1994) non sono cartografabili, mentre in bacino il limite di risoluzione aumenta al punto che un
drappeggio di fango di 1-2 m non è risolvibile in assenza di carote (TRINCARDI & FIELD, 1992;
M ONGARDI, 1994).

3.2. - LA SEQUENZA DEPOSIZIONALE TARDO-QUATERNARIA

     La suddivisione stratigrafica proposta deriva dal tipo di dati utilizzati in geologia marina
(prevalentemente rilievi di sismica a riflessione con carotaggi di taratura) e dal metodo di
interpretazione (stratigrafia sequenziale ad alta risoluzione); i corpi geologici che vengono
rappresentati sono i systems tracts della sequenza deposizionale tardo-quaternaria. La legenda
prevede una matrice che definisce ogni corpo cartografabile in base a due criteri: 1) la posizione
stratigrafica relativa ai corpi sotto e soprastanti, 2) le facies e gli ambienti deposizionali da cui
ogni systems tract è costituito. Il primo tipo di classificazione viene realizzato attraverso l'utilizzo
di colori, il secondo tipo di classificazione può essere sovrapposto al precedente utilizzando
simboli grafici (vedi par. 3.6.3.). In particolare, entro la sequenza deposizionale tardo-quaternaria
ci si deve proporre di individuare e caratterizzare sistemi deposizionali riferibili a fasi
rispettivamente di:

     (1) caduta del livello del mare (Falling sea-level systems tract, HELLAND HANSEN &
          GJELBERG, 1994)

     (2) stazionamento basso del livello del mare (Low-stand systems tract) e relative suddivisioni
          interne ove possibile (POSAMENTIER et alii , 1991)

     (3) risalita di livello del mare (Transgressive systems tract, POSAMENTIER & ALLEN, 1993;
          TRINCARDI et alii, 1994)

     (4) stazionamento alto del livello del mare (High-stand systems tract, POSAMENTIER &
          VAIL, 1988).

I systems tracts così definiti verranno di seguito indicati rispettivamente dalle seguenti sigle: FST,
LST, TST, HST ( fig. 4 ).
La scelta di rappresentare nella carta superficiale i systems tracts della sequenza deposizionale
tardo-quaternaria ( fig. 4 ), in particolare quelli trasgressivo e di stazionamento alto, costituisce un
punto di partenza logico e soddisfa le seguenti esigenze:
1) individuare e cartografare corpi deposizionali definiti come oggetti tridimensionali, riferiti alla

    loro posizione stratigrafica relativa;
2) fornire informazioni circa la natura dei sedimenti superficiali attraverso un inquadramento

    stratigrafico fisico ad alta risoluzione calibrato con campionature e datazioni assolute di
   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21