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CARTA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI 1:250.000- GUIDA AL RILEVAMENTO 17

3.2.1. - Componenti principali e rappresentazione cartografica in mare

     Di seguito vengono riassunte le caratteristiche essenziali dei systems tracts associati alle fasi
principali dell'ultimo ciclo di fluttuazione eustatica del livello del mare. Di ogni systems tract
vengono brevemente discussi il significato stratigrafico e la rappresentabilità in carta. M aggiore
enfasi e dettaglio verranno posti nella rappresentazione dei systems tracts di stazionamento alto e
trasgressivo; informazioni essenziali riguarderanno quelli di stazionamento basso e caduta del
livello marino. Tutti i depositi da cartografare verranno innanzitutto riferiti alla loro posizione
stratigrafica entro la sequenza tardo-quaternaria. Interpretazioni sulla genesi dei corpi
deposizionali (basate sulle geometrie interne, l'espressione morfologica e sulle facies
sedimentarie) contribuiranno ad una migliore caratterizzazione dei system tracts ma non
costituiranno il criterio principale per la rappresentazione cartografica.

D e p o s i t i d i s t a z i o n a m e n t o a l t o (HST)
I depositi di stazionamento alto (HST), sono successivi alla fase di massima ingressione marina
avvenuta al termine della risalita di livello del mare (ca. 4-5000 anni fa), e presentano i massimi
spessori in piattaforma interna presso i principali apparati deltizi (ad es.: Po, Tevere, Arno)
lungo la costa italiana e si riducono a pochi metri di spessore in piattaforma esterna. Eccezioni a
questo andamento si trovano su alcuni tratti del margine Adriatico Centrale, Ionico e Tirrenico
orientale, dove gli apporti fluviali in condizioni di stazionamento alto del livello del mare sono tali
da consentire la deposizione di un drappeggio distale di fanghi in piattaforma esterna e scarpata
(ad es. piattaforma circostante le Isole Tremiti, CORREGGIARI et alii, 1992; piattaforma antistante
il delta del fiume Sele, TRINCARDI & FIELD, 1991, piattaforma a Nord-Ovest del delta del Tevere,
TRINCARDI & NORMARK, 1988; BELLOTTI et alii, 1994). Nel caso di apporti estremamente
abbondanti si osserva deposizione torbiditica e costruzione di apparati di argine/canale in scarpata
e bacino (ad es. Conoide del Crati, RICCI LUCCHI et alii , 1984).

      Rappresentazione in carta: il foglio superficiale riporta in forma sintetica informazioni
riguardanti la distribuzione areale e lo spessore dei depositi di HST attraverso la redazione di una
carta delle isocronopache di questi depositi in millisecondi. La curva corrispondente allo spessore
di 2 m di sedimenti di HST (circa 2,5 msec), costituisce il limite di risoluzione pratico
dello strumento sismico adoperato. Si ritiene che dove gli spessori di HST sono maggiori sia
sufficiente riportare curve di ugual spessore ogni 5 msec.

Nell'esempio del bacino Adriatico, la distribuzione degli spessori dei depositi di stazionamento
alto è influenzata dagli apporti (Po e fiumi minori) e dalla circolazione geostrofica che
ridistribuisce i sedimenti parallelamente alla costa italiana, da NO verso SE, prevenendone la
dispersione verso il centro del bacino (fig.8). Una interazione tra la distribuzione degli apporti
fluviali ed il regime oceanografico è stata osservata anche su altri margini della penisola italiana,
quale ad es. il margine tirrenico orientale (delta del Tevere, TRINCARDI & NORMARK, 1988; delta
del Sele, TRINCARDI & FIELD, 1991).

D e p o s i t i t r a s g r e s s i v i (TST)
I depositi trasgressivi (TST) originatisi in ambiente continentale, costiero-paralico o marino
durante le fasi successive della risalita di livello del mare tardo-quaternaria appaiono
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