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CARTA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI 1:250.000- GUIDA AL RILEVAMENTO 21

attraverso un meccanismo di regressione erosiva (CURRAY, 1964) o forzata (POSAMENTIER et
alii, 1992) riconoscibile per il progressivo spostamento verso mare e verso il basso dell'onlap
costiero. Questi depositi possono essere tra loro contigui o separati da una zona di non
deposizione e trasporto più o meno estesa. Nel primo caso i depositi di regressione forzata
rappresentano un continuum che inizia con la progradazione di stazionamento alto e termina con
lo stazionamento basso.

         Rappresentazione in carta: nel caso di depositi di regressione forzata è virtualmente
impossibile definire un limite fisico più importante degli altri alla base di unità progradazionali che
rappresentano fasi successive di caduta; in questo contesto sarà perciò preferibile mappare
l'estensione del deposito di caduta più recente allo scopo di meglio approssimare la posizione
raggiunta dalla linea di riva al termine della caduta di livello del mare.

Limiti di sequenza
Si definiscono due tipi di limiti di sequenza in funzione del rapporto tra tasso di caduta di livello
del mare e tasso di subsidenza al ciglio della piattaforma (VAIL et alii , 1984; POSAMENTIER &
ALLEN, 1993): limiti di tipo 1 si formano dove e quando il tasso di caduta eustatica supera il
tasso di subsidenza e si ha esposizione subaerea dell'intera piattaforma continentale; limiti di tipo
2 caratterizzano margini in cui la subsidenza in piattaforma esterna è superiore al tasso di caduta
di livello del mare e parti più o meno estese della piattaforma rimangono sommerse e soggette a
deposizione. I limiti di tipo 1 sono caratterizzati da più estesi fenomeni di incisione fluviale.

       Rappresentazione in carta: i margini continentali centro mediterranei offrono esempi di
entrambi i tipi di limiti di sequenza. Qualora presenti, le incisioni fluviali vanno rappresentate
per definire l'estensione dell'erosione subaerea.

3.2.2. - Analisi di facies e rappresentazione schematica degli ambienti deposizionali

     Tutti i systems tracts all'interno della sequenza deposizionale tardo-quaternaria contengono
idealmente depositi caratterizzati da facies riconducibili ad ambienti deposizionali continentali,
costieri-paralici, di piattaforma e marini profondi. Le superfici guida che costituiscono la base ed
il tetto dei systems tracts possono avere espressioni sedimentologiche estremamente variabili da
zona a zona a seconda delle differenze tra le facies che vengono a trovarsi a contatto diretto, e
della presenza ed entità di processi erosivi ad esse associati.

     La revisione di tutti i dati (pubblicati o in possesso dell'Istituto di Geologia M arina di
Bologna) sulla sequenza deposizionale tardo-quaternaria sui margini italiani documenta la
massima complessità e variabilità delle facies entro i depositi trasgressivi. La normativa per il
foglio superficiale prevede maggiore enfasi nella caratterizzazione delle facies entro i depositi
trasgressivi e di stazionamento alto. Dove possibile, verranno caratterizzate anche le facies dei
depositi di stazionamento basso o caduta di livello del mare; ciò verrà presentato sulla carta
principale in aree dove i depositi di LST e/o FST non sono coperti da depositi più recenti (ad es.:
vasti settori dell'Adriatico settentrionale in prossimità della linea di mezzeria), o su una carta
tematica accessoria a scala 1:1.000.000 relativa ai depositi di stazionamento basso. La
determinazione delle età dei depositi entro i vari systems tracts si baserà principalmente
sull'utilizzo di datazioni 14C su depositi di torba o molluschi, con particolare rilievo ai molluschi
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