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6 SERVIZIO GEOLOGICO NAZIONALE - UFFICIO RILEVAMENTI E ANALISI DI LABORATORIO - SEZIONE DI GEOLOGIA MARINA

         In fig.2 sono visibili i fogli secondo il relativo fuso di appartenenza. E' importante notare
che i fogli avranno dimensioni variabili a seconda della latitudine e della longitudine, a causa della
convergenza dei meridiani verso il Polo nella rappresentazione Trasversa di M ercatore (UTM ).
In tab.1 sono presentate le dimensioni minime e massime di alcuni fogli rappresentativi; tali
dimensioni sono quelle del rettangolo che circoscrive i vertici esterni delle carte. Nell’ambito di
singoli fogli saranno possibili estensioni laterali in ogni direzione qualora i fogli adiacenti
comprendessero aree da cartografare relativamente piccole oppure appartenessero a unità
geologiche e fisiografiche differenti geologiche e fisiografiche differenti (ad esempio il foglio NK-
33-9 potrà estendersi ad Ovest per comprendere la porzione di NK-33-8; NK-33-12 potrà
estendersi ad Est; NJ-33-2 potrà estendersi a Est per l'area interessata dalla parte tirrenica di NJ-
33-3, etc.).

2.3. - CONVERSIONE DATI FRA I VARI ORIENTAMENTI

     La scelta dell’orientamento cartografico, in generale, comporta la necessità di uniformare dati
provenienti da campagne diverse e riferiti alle basi cartografiche piu’ svariate.
La scelta dell'orientamento ED50 in particolare impone che, nel caso di acquisizione di dati in
diversi orientamenti (per esempio con reti di posizionamento Range-Range, le cui stazioni sono
in coordinate Gauss-Boaga, oppure da ricevitori GPS in coordinate WGS-84 oppure
digitalizzando cartografia esistente da mappe orientate Genova), dovrà essere effettuata una
trasformazione delle coordinate geografiche all'orientamento ED50. In tale conversione dovrà
essere garantita una precisione di circa 20 m, pari all'errore di graficismo alla scala 1:100.000 che
costituisce la scala di lavoro per la serie 1:250.000. Sarà cura del contraente garantire tale
precisione, utilizzando procedure validate, oppure misurando gli scostamenti fra gli orientamenti
all'interno del foglio. L’applicazione degli scostamenti andrà supervisionata da organi competenti
(IGM I, IIM ) al fine di evitare disallineamenti e garantire uniformità fra fogli contigui. Le
procedure da seguire possono essere:
(1) formula di M olodenskji (noti i parametri geometrici dei due ellissoidi, tab.1) (BOMFORD,
1960), oppure (2) calcolo delle matrici di rototraslazione e scalatura, note le coordinate nei due
orientamenti di diversi punti sparsi omogeneamente nel territorio (LIGI & BORTOLUZZI, 1989a).
A titolo di esempio, sono stati calcolati e visualizzati (fig.3) gli scostamenti in latitudine e
longitudine all'interno di aree di estensione 1x2 gradi (tali valori sono utilizzabili a scale 1:250.000
e inferiori, a causa degli errori su fogli contigui, essendo gli scostamenti calcolati al centro foglio).

3. - CARTA GEOLOGICA SUPERFICIALE

         Le metodologie ed i criteri (detti di seguito normativa) per la realizzazione della carta
geologica superficiale si ispirano ai seguenti principi generali:
1) omogeneità di approccio tra zone diverse per ottenere prodotti cartografici confrontabili
2) rappresentazioni sintetiche e schematiche anche in aree dove la geometria interna

   o l'andamento areale degli oggetti da cartografare appaiano complessi nel dettaglio
3) enfasi sui rapporti stratigrafici oggettivi che caratterizzano corpi deposizionali di età diversa.

I criteri metodologici su cui si basa la normativa per la carta geologica superficiale della Cartografia
Geologica dei M ari Italiani alla scala 1:250.000 derivano da un'integrazione di:
1) interpretazione stratigrafica sequenziale di profili sismici ad altissima risoluzione; 2) analisi
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