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34 SERVIZIO GEOLOGICO NAZIONALE - UFFICIO RILEVAMENTI E ANALISI DI LABORATORIO - SEZIONE DI GEOLOGIA MARINA

         Nel golfo di Taranto sono presenti i tre elementi che caratterizzano l' Appennino
meridionale: la catena, l'avanfossa bradanico-ionica e l'avampaese (ROSSI, 1984) (fig.9). Le zone
di catena sono caratterizzate da numerose coltri plastiche il cui movimento si è protratto fino al
Pleistocene; il loro assetto caotico limita notevolmente la risoluzione dei dati sismici (fig.12).

         In alcune aree il fronte delle coltri alloctone è praticamente in contatto con l’avampaese
apulo rialzato, in altre a questi due elementi si frappongono i depositi indeformati più recenti
(Pliocene inferiore) dell’avanfossa bradanico-ionica:
la regione del golfo di Taranto è anche sede di tettonica distensiva che si attua tramite faglie con
orientamento NO-SE e NE-SO, a modesto rigetto nella piattaforma apula e con rigetto maggiore
sul margine calabro dove risultano nella formazione del graben di Sibari.

Fig.12 - Profilo sismico monocanale (sorgente Sparker) attraverso il Golfo di Taranto (ubicazione in fig.11).
La presenza di serie caotiche sul margine continentale calabro (AS) limita fortemente la risoluzione dei dati sismici.
Il riempimento plio-quaternario presente nella Valle di Taranto costituisce la continuazione meridionale
dell'avanfossa appenninica. I depositi dell'avanfossa terminano in "onlap" sulla placca adriatica flessurata verso sud-
ovest. (da ROS S I & SAR T OR I, 1981).

Bacino di Crotone-Spartivento ed Arco Calabro Esterno
         Il bacino di Crotone-Spartivento è limitato da faglie distensive variamente orientate e

contiene una successione di più di 2 sec. di spessore di depositi plio-quaternari e messiniani
interessati spesso da fenomeni di instabilità gravitativa (BARONE et alii, 1983). La penetrazione
del segnale sismico è spesso limitata alla sommità del M essiniano, che è rappresentato da spesse
(fino a 400 msec in tempi doppi) sequenze evaporitiche con livelli saliferi, che danno origine a
strutture da deformazione salina. I sedimenti che riempiono il bacino sono interessati da frequenti
strutture compressive attive fino al Pliocene.
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