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CARTA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI 1:250.000- GUIDA AL RILEVAMENTO 37

Falda ed avanfossa di Gela
         La parte del Canale di Sicilia compresa fra il Banco Avventura ed il plateau di M alta è

occupata dalla falda e dall’avanfossa di Gela. Il fronte della falda di Gela si estende in mare e
rappresenta la struttura più esterna appartenente al sistema deformativo delle M aghrebidi
Siciliane (ARGNANI, 1987).

         La falda di Gela è costituita da terreni silicoclastici di età miocenica medio-superiore e da
evaporiti messiniane, entrambi fortemente caoticizzati (ARGNANI et alii, 1987) (fig.15).
Il suo movimento è avvenuto in età pliocenico-pleistocenica inferiore ed i sedimenti sui quali è
sovrascorsa mostrano età via via più recenti procedendo verso Sud (DI GERONIMO et alii, 1978).

         Attualmente l’interpretazione della falda di Gela come un melange tettonico, originato da
una serie di sovrascorrimenti densamente spaziati all’interno di sedimenti soffici, prevale
sull’ipotesi di un corpo caotico causato da un franamento sottomarino (ARGNANI et alii, 1987).

         A sud del fronte della falda, e parzialmente al di sotto di essa, si sviluppa l’avanfossa di
Gela, la cui direzione E-O è marcata dall' anomalia gravimetrica che continua il trend negativo
coincidente con l'avanfossa di Caltanisetta. L'avanfossa di Gela ha iniziato ad evidenziarsi nel
Pliocene inferiore, e contiene 2500 m di torbiditi silicoclastiche di età plio-pleistocenica
(ARGNANI et alii, 1987). Nella parte meridionale del bacino un grosso pacco di sedimenti di circa
600-800 msec di spessore è coinvolto in una frana di grandi dimensioni avvenuta nel Pleistocene
superiore (TRINCARDI & ARGNANI, 1990).

Plateau di Malta
         Occupa la parte sudorientale del canale di Sicilia. I dati sismici individuano uno spessore

di sedimenti, sovrastanti rocce cristalline del basamento di tipo africano, di circa 5000 m. Essi
sono costituiti da successioni pre-plioceniche simili a quelle descritte per le zone adriatica e ionica
(M ORELLI et alii, 1975; CASERO & ROURE, 1994). I sedimenti di età plio-quaternaria
costituiscono al più gli ultimi 500 m di successione e giacciono al di sopra di una netta superficie
erosiva originata durante l'episodio messiniano (WINNOCK, 1981).

Banco Avventura
         E' ubicato nella parte nord occidentale del Canale di Sicilia ed è occupato dal fronte della

catena appeninico-maghrebide e dalla relativa avanfossa di età tortoniana (chiamata appunto
Avventura) (ARGNANI et alii, 1987; ANTONELLI et alii, 1988).

         La catena è costituita da un insieme di scaglie tettoniche scollate dal loro substrato e
sovrascorse verso SE. In alcune aree (zona della catena Nilde; ANTONELLI et alii, 1988) i
sedimenti tortoniani e il loro basamento sono stati interessati nel Pliocene da tettonica
compressiva a pieghe e faglie inverse. La successione stratigrafica, se si eccettua la presenza dei
depositi tortoniani di avanfossa, è simile a quella del plateau di M alta.

F o s s e d i P a n t e l l e r i a, M a l t a, L i n o s a e b a c i n i d e l l e i s o l e E g a d i
         I principali fra i bacini, che frammentano l'avampaese africano, sono quelli di Pantelleria

(profondità massima 1317 m), di Linosa (profondità 1529 m), di M alta (profondità 1721 m) e i
bacini delle Egadi (profondità massima 900 m).

         Essi sono originati da faglie distensive con prevalente direzione NO-SE (fig.16), che,
relativamente ai depositi miocenici superiori, determinano rigetti di 500 m a Pantelleria e di
1000 m a M alta e Linosa (ARGNANI, 1990). I vari bacini sono delimitati assialmente da faglie
trasversali con orientazione N-S.
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