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potrebbe  aver  continuato  o  terminato  l’opera  votata  da  Kobouldeous,

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                   pavimentando a mosaico l’area presbiteriale e l’abside .
                             Sempre nel settore occidentale del pavimento B, quasi al suo centro

                   e in corrispondenza con l’abside, si trovava un ulteriore rettangolo musivo,

                   oggi  del  tutto  scomparso  ed  inserito  nel  pavimento  senza  soluzione  di

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                   continuità con il restante mosaico .
                          La  presenza  di  tombe  sia  all’interno  che  all’esterno  della  basilica

                   testimoniano  la  destinazione  a  sepolcreto  dell’intera  area.  Purtroppo  oggi

                   non  si  dispone  di  dati  rilevanti  in  quanto  gli  scavi  del  Salinas  non

                   opportunatamente documentati hanno devastato l’intera area cimiteriale.  Da

                   un rapido esame tuttavia sembra che l’intero corredo funerario recuperato a

                   S. Miceli sia perfettamente inquadrabile in quel repertorio di oggetti presenti

                   in molte altre località cimiteriali della Sicilia e databili tra la fine del IV e il

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                   VI-VII  secolo .  Dai  dati  di  scavo ,  siamo  a  conoscenza  che  furono
                   esplorate in tutto 58 tombe a fossa con rivestimento di pietrame a secco e

                   coperte da una rozza lastra di tufo. Queste contenevano normalmente un solo

                   scheletro,  più  raramente  anche  due.  Dove  fu  possibile  constatarlo,  la

                   posizione degli inumati seguiva l’andamento della basilica, con il cranio ad

                   Ovest.  La  tipologia  delle  sepolture  presenti  a  S.  Miceli  è  molto  simile  a

                   quella del II tipo, secondo la classificazione di L. Bonomi, della necropoli

                   paleocristiana  e  bizantina  di  Sofiana,  in  provincia  di  Caltanissetta   388 .  Un

                   ulteriore  parallelo  si  può  riscontrare  anche  con  la  necropoli  di  Eraclea





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                             BILLOTTA 1977, p. 49.
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                             SALINAS 1893, p. 341.
                          386  A riguardo si veda BONACASA CARRA 1992, pp. 38-40 e figg. 12-15; FIORENTINI 2002, p. 227.
                          387   Giornali  degli  scavi  che  si  eseguirono  in  Salemi,  nei  poderi  dei  Sig.ri  Spedale,  Mistretta  e
                   Chirco in contrada San Michele, prov. Trapani. Settembre-ottobre 1893; il giornale è stato curato da E.
                   Caruso e conservato nell’archivio dell’allora Soprintendenza alle Antichità di Palermo.
                          388  BONOMI 1964, p. 183.


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