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Con le integrazioni già proposte da Pace e riprese successivamente da
Novara e Billotta:
Κ Ο Β Ο Υ Λ Δ Ε Ο Υ С (κε) Μ Α
(ξ) Ι Μ Α Ε Υ Χ Η Ν (ε) Π Λ Η
(ρ) Ω С Α Ν Υ Π Ε (ρ) (c) Ω
(τ) Η Ρ Ι Α [c] [α] Υ (τ) Ω Ν Κ Ε (τ) Ε Κ Ν [ων]
Dalla sua lettura si può facilmente ricavare la seguente traduzione:
“Kobouldeous e Massima compirono il voto per la salvezza propria e dei
figli”. ‘E interessante far notare subito che il nome del dedicante
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Kobouldeous non è altro che la forma grecizzata di Quod vult Deus . Esso
rientra in quella categoria di nomi con evidente significato cristiano, desunti
per lo più da feste religiose, dalla liturgia o più spesso dalla combinazione
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con il nome di Dio . Fra quest’ultimi si possono ricordare Adeodatus,
Deogratias, Servusdei, Habetdeum, Anastasius, Theofilus, Theodulus e molti
altri ancora. Il nostro nome lo troviamo particolarmente diffuso in Africa nel
V secolo, dove si riscontra anche in numerose forme derivate, quali
Quodbulus, Codbulus, Covuldeus e infine Cobuldeus, frequente soprattutto
in Tunisia e di cui ΚΟΒΟΥΛΔΕΟΥС è l’esatta trasposizione in greco. ‘E del
374 Quodvultdeus è anche il nome del celebre vescovo di Cartagine, espulso da Genserico in
seguito alle dispute religiose scoppiate in Africa tra i Vandali, di religione ariana, e i cristiani ortodossi (
vd., LANCIA DI BROLO 1880-84, I, p. 276 ).
375 TESTINI 1980, p. 370.
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